La penna degli Altri 07/09/2012 09:54
Zemaniano è meglio che Moggiano
Quando la Triade juventina faceva il bello e il cattivo tempo dentro e fuori dagli spogliatoi. E così, complice la crisi di copie che attanaglia il giornalismo italiano, il quotidiano, che con il Berlusca è rimasto il solo a parlare di comunismo, paragona il nostro allenatore a Togliatti e al Che Guevara. Per «quelladesione fideistica» alla sua filosofia di gioco, per quel «culto della personalità» propri del comunismo peggiore e della dittatura rossa. La tesi di Libero è talmente una fesseria che basterebbe lepurazione subìta da Zeman, lostracismo di cui è stato vittima dopo le sue denunce di un sistema corrotto, a ribaltarla. E stato tanto idolatrato Zeman da restare disoccupato per anni. O meglio, emarginato dal calcio che conta e che paga.
Poi, contrariamente alla tesi di Libero, non solo ha mostrato ancora una volta un gioco divertente con cui ha portato dei ragazzi del Pescara in serie A sbaragliando tutte le avversarie, ma ha promesso meraviglie che si sono sempre viste e toccate con mano. Certo vincere sempre e comunque, nella vita come nel pallone, è altra cosa. Ma il comunismo non centra nulla. Chi ha passione segue la Roma. Chi ama il calcio segue Zeman. Ma Libero la passione non sanno neanche dove sta di casa. Altrimenti avrebbero difeso tutti i giorni Simone Farina, calciatore sottrattosi a Scommessopoli facendola scoppiare con le sue denunce e licenziato dal Gubbio in agosto, quando è stato costretto a trasferirsi in Inghilterra per fare il dirigente dellAston Villa esportando così i valori di chi crede nella correttezza.