La penna degli Altri 11/09/2012 10:19
Zemaniani e azzurri. Da Baiano a Totti che bella collezione
Prevalenza di attaccanti Zeman vuol dire calcio offensivo e nel lotto dei 15 prevalgono le punte, che sono sei: i citati Baiano e Signori (Foggia 1991-92), Rambaudi (Lazio 1994-95), Totti e Delvecchio (Roma 1998-99), Destro (Roma 2012-2013). Seguono i centrocampisti, che sono cinque: Stroppa (Foggia 1993-94), Di Matteo (Lazio 1994-95), Di Biagio (1997-98), Di Francesco e Tommasi (Roma 1998-99). A chiudere i difensori, che sono quattro: Favalli e Negro (Lazio 1994-95), Nesta (Lazio 1996-97) e Cassetti (Lecce 2004-2005). E qui è difficile resistere alla tentazione della battuta: sotto le cure del Boemo è andato in Nazionale pure Cassetti. Un po' come Comunardo Niccolai che partecipò al Mondiale '70, ragione per la quale Manlio Scopigno suo allenatore al Cagliari pronunciò una frase passata alla storia: «Tutto mi sarei aspettato dalla vita, ma non di vedere Niccolai via satellite».
Quanti allenatori Alcuni dei «magnifici 15» di Zeman sono diventati allenatori e hanno fatto carriera, chi più chi meno. Roberto Di Matteo ha vinto la Champions col Chelsea, Giovanni Stroppa allena il Pescara in Serie A. Eusebio Di Francesco è capolista col Sassuolo in Serie B, Gigi Di Biagio selezionatore dell'Italia Under 20. Ciccio Baiano fa il vice di Sannino al Palermo. Paolo Negro arranca nelle categorie minori, nella scorsa stagione ha lavorato allo Zagarolo in Serie D. Per tutti vale lo stesso discorso: essere allenati da Zeman rappresenta un'opportunità, l'equivalente di un master. L'Accademia del Boemo.