La penna degli Altri 04/09/2012 11:23

Zeman, Roma è già sua

L’espulsione di Osvaldo domenica è stato l’ultimo errore, ma Zeman invita l’argentino «a protestare meno così risulta meno antipatico ai direttori di gara». Una piccola macchia in una serata perfetta, la prima prova concreta che da quest’estate la squadra abbia imboccato una strada giusta. Tra i tanti meriti del tecnico c’è l’intuizione di riportare a sinistra. «Non ho nulla da dire su di lui, da 15 anni è un giocatore importante». L’esterno, però, non lo aveva più fatto e, dopo qualche titubanza iniziale, Zeman è riuscito a convincere il capitano.

Una mossa che ha consentito a Osvaldo di riprendersi l’area di rigore e anche qui i risultati danno ragione al boemo:due partite, due gol dell'italo- argentino e almeno altri quattro sfiorati o sciupati. Adesso bisogna lavorare su e Lamela: il primo deve studiare da esterno, mentre per l’argentino bisogna lavorare soprattutto sulla testa. Con l’Inter è migliorato anche il centrocampo, grazie al debutto di due ragazzi voluti fortemente da Zeman. Tachtsidis al centro ha fatto meglio di e lo stesso centrocampista azzurro, nella mezzora giocata, è sembrato più a suo agio nel ruolo di intermedio. Impressionante l’impatto di , uno nato per giocare agli ordini del boemo. Il titolare resta , ma per lui vale il discorso di : deve capire meglio i suoi compiti.

La difesa è il reparto con più problemi. I tentennamenti di Piris uniti agli infortuni di Balzaretti e Dodò non fanno stare tranquillo Zeman. Almeno al centro le cose funzionano: Burdisso- sembra già una coppia affiatata. E dietro c’è Stekelenburg a cui l’allenatore ha restituito fiducia : l’olandese può diventare un altro punto di forza. «Ma conta essere una squadra» ripete spesso Zeman, ieri di nuovo al lavoro con i suoi ragazzi. Riposo? Non se ne parla prima del weekend. Il segreto è anche questo.