La penna degli Altri 26/09/2012 10:01
Totti va a caccia di un compleanno da leggenda
Corsi e ricorsi Ed è giusto allora che stasera la Roma riparta da lui, considerando solo marginalmente il fatto che tra tre giorni si rigioca, e neanche una partita come le altre. A quello, magari, ci si potrà pensare a gara in corso, nel caso si metta bene con la Samp. Niente attacco interamente baby, quindi, ma «zio» Francesco mano nella mano con i nipoti Mattia e Erik. Anche loro con un obiettivo: Destro cerca il primo gol con la Roma, Lamela è a caccia di consensi dopo la bella prova con il Bologna. Zeman li ha provati assieme anche ieri a Trigoria, soluzione scontata vista l'assenza di Osvaldo: Totti, che a Cagliari non avrebbe giocato, ha smaltito i guai muscolari e ripartirà esterno a sinistra, contro la squadra che lo vide per la prima volta centravanti (18 dicembre 2005, a Genova, con Spalletti). Da sinistra è partito l'assist per Florenzi a San Siro e, pochi metri più al centro, anche il destro finito sul palo contro il Bologna da cui è scaturito il gol dello stesso Florenzi. Uno che, in Serie A, ha esordito proprio contro la Samp (22 maggio 2011) e proprio al posto di Totti, che segnò anche quella sera. Gli anni passano (domani saranno 36) e faticherà pure più di quanto era abituato a fare, ma l'effetto-Totti sulla Roma è sempre tra i più benefici.
Tabù Olimpico Alla Roma, una medicina da tre punti farebbe comodo: si torna in campo 10 giorni dopo il secondo tempo harakiri con il Bologna, c'è da riconquistare una vittoria all'Olimpico che manca dall'11 aprile (3-1 all'Udinese, anche lì gol di Totti) e da impreziosire una classifica su cui sono piovuti come manna dal cielo viste le assenze con cui ci si presentava a Quartu i tre punti con il Cagliari. Aspettando stasera, ieri Totti ha registrato una puntata di «C'è posta per te»: andrà in onda sabato e Totti (che ha fatto felice un suo tifoso chiamato in tv dalla sorella) entrerà in scena dopo le 22.30, alla fine di Juve-Roma. Pensando alla Samp, invece, viene da sorridere: se la società, 15 anni fa, avesse dato retta a Carlos Bianchi, Totti sarebbe finito a Genova e il conto, fermo a 13 almeno fino a stasera, non sarebbe neanche partito.