La penna degli Altri 10/09/2012 10:36

Stekelenburg e Goicoechea. Non aprite quella porta

È una situazione paradossale, quella che sta vivendo Stekelenburg: la nazionale «orange» è stata la sua àncora di salvezza quando le cose a Roma non andavano bene. Ora che finalmente sta convincendo in giallorosso, ha perso il posto. La brutta stagione scorsa, e l’infortunio rimediato in avvio di campionato, ne hanno condizionato il rendimento e hanno fatto vacillare le certezze di chi lo aveva accolto come un top player. Non bisogna dimenticare, infatti, che non era lui il prescelto di Luis Enrique, che avrebbe preferito il camerunense Kameni. La società (il d.s. ) - sulla spinta di una «sollevazione popolare» da parte dei tifosi che chiedevano il numero uno dell’Ajax - decise di non accontentare il tecnico e di puntare sul vice campione del mondo. Un anno dopo la situazione è un po’ cambiata.

Tutta l’estate, infatti, è trascorsa tra le voci di una cessione - col Tottenham c’è stato più di un sondaggio - e di un ballottaggio con . A complicare le cose, la richiesta di Zeman che ha preteso l’arrivo a Trigoria di Mauro Goicoechea, preso in prestito (con diritto di riscatto) dal Danubio e segnalato già lo scorso anno quando allenava il . «Tutte le squadre hanno tre portieri, perché la Roma dovrebbe fare eccezione? », la domanda rivolta da Zeman a chi gli chiedeva conto dell’arrivo del uruguaiano. I dubbi su chi sia davvero il preferito del boemo, però, restano. Finora il campo ha detto che il titolare è Stek, che soprattutto a Milano ha mostrato incoraggianti segnali di ripresa e che anche contro il dovrebbe essere il prescelto per difendere la porta romanista. Che sia la maglia giallorossa, stavolta, a riconsegnargli quella tranquillità e quella sicurezza che sembra aver perso in nazionale?