La penna degli Altri 27/09/2012 09:33
Spreconi
E la terza festa pronta che va in malora: col Catania sembrava linizio di un trionfo e dopo il 2-2 pareva invece la 39esima giornata del campionato dellanno scorso. Dopo Milano un altro ponte verso lEldorado sembrava lanciato, poi col Bologna il de profundisa tutto il campionato. Ieri a tavolino unaltra giornata di quelle pronte per farti star bene, invece niente: ma che davvero non cabbiamo il diritto a spizzarci qualcosa, ad acchittarci una gioia? Mai? Mai proprio mai? Non può essere e arriverà un giorno che cambierà. Magari già domani, anzi meglio dopodomani. Magari. Forza Roma, abbasso la Juve. La squadra invece non deve avercelo il diritto a rilassarsi, a spizzarsi niente, deve avere il dovere di reagire e basta. E questo il punto. Sempre, altro che mai. La Roma sembra assorbireprosciugare gli stati danimo di tutti, si emoziona, si bagna, va in estasi con la folla e con lentusiasmo, si paralizza alla prima mezza contrarietà. E questo che non va (invece vanno alla grandissima Florenzi e Castan, per esempio e come esempio per tutti). Almeno adesso, almeno stanotte. Oggi è già domani e dopodomani. Oggi che è il compleanno di Francesco Totti che ieri è stato unaltra volta (si possono persino contare quante: 216) Francesco Totti. Lui che con la Sampdoria giocò la sua prima partita da titolare con la Roma (in Coppa Italia), e con la Sampdoria giocò la sua prima da titolare in campionato.
Come a dire: auguri doppi, tripli, e tutti i multipli che volete. E auguri a tutti i tifosi della Roma visto che la festa non se la gustano; auguri perché anche loro ieri hanno festeggiato una specie di compleanno: era un 9 gennaio del 1977 (Totti ciaveva 5 mesi), il più grande esempio di consorzio umano, il Commando Ultrà fece la sua comparsa, vide la sua prima partita, proprio allOlimpico contro la Samp. Anche per questo cè la sensazione di una festa rovinata. Anche per questo andiamo a rovinarla agli altri, a quelli che da sempre ce lhanno apparecchiata. Acchittata. Spizzata. Prendiamo questa specie di coincidenza e con uno spirito ultrà vecchie maniere da riscoprire andiamo a giocare a Torino. Contro la Juventus. Sempre. Ferrara ha già riso troppo.