La penna degli Altri 21/09/2012 11:30
Sau sfida Zeman «Grazie, ma ora segno a Cagliari»
Che esordio Nato a Tonara, un'ora d'auto da Nuoro. Tra i lecceti e i graniti della Barbagia. Come Zola (Oliena) e Matteoli (Ovodda). Due anni fa a Foggia ha fatto centro 20 volte: implacabile. Al suo fianco, Insigne. In panca, Zeman. «Mi ha insegnato davvero tanto, tatticamente è insuperabile. Ma devo molto anche a Braglia della Juve Stabia». A Castellammare, l'anno scorso, 21 reti in 36 gare. Sau, 25 anni da compiere, è di poche parole. Quelle giuste. Ma sta godendo come un pazzo. Ha segnato al debutto in A con la maglia del Cagliari. Ci sono riusciti, in 92 anni di storia rossoblù, solo altri due sardi: Piras, nel '74, e Mancosu, nel 2007.
Carica È già nel cuore dei tifosi. Frenato da problemi muscolari, si è ripreso subito. «Sento molta pressione ma penso solo a fare il meglio. Poi, questa fiducia mi dà una carica bestiale». La punta, 169 cm per 67 kg, è tornato in città dopo sei anni. Dopo la trafila nel vivaio del Cagliari, un giro d'Italia: Manfredonia, Albinoleffe, Lecco, Foggia, Castellammare, di nuovo Cagliari. Ficcadenti, Cellino e il d.s. Marroccu gongolano. I compagni pure. «Devo ringraziare tutti, a partire da capitan Conti: mi ha aiutato moltissimo ad inserirmi», dice il bomber. Ora, c'è da riacquistare la condizione. Ma il più è fatto. Ficcadenti ci conta. Zeman è avvisato.