La penna degli Altri 08/09/2012 10:44

Piccola Italia grande Osvaldo

 
SALITA Sarebbe ingiusto recriminare, comunque, pur se sul 2-2 di Milanov c’è un fuorigioco, non solare per altro, di Micanski in partenza. Lenta, involuta, la squadra azzurra ha rischiato di perdere all’esordio delle qualificazioni su un campo che per altro storicamente non l’ha mai vista vincere (2 ko e ora 3 pareggi). Il ct, puntando sul 3-5-2, contava di dare ai suoi più motivi di sicurezza che di tensione. Uno schieramento che avrebbe dovuto liberare Pirlo nella zona chiave del campo e che invece è risultato per nulla convincente. C’era una strana tensione poi che strisciava tra i vicecampioni d’Europa. Troppi battibecchi, poca collaborazione. Questo sul piano “morale”. Su quello tattico invece la Nazionale è rimasta impelagata in mezzo al campo dove si sono ammassati per lunghi tratti anche venti giocatori. Senza velocità, senza giro palla, senza allargare e pressare sulle fasce, è diventato molto complicato per gli azzurri trovare il bandolo della matassa. (...)

 

BENE OSVALDO Il meglio della serata, come detto, comunque è stata la prestazione di Osvaldo, bravo a sfruttare una bella azione Bonucci-Marchisio-Giovinco con girata finale sporca nell’area piccola e poco dopo a mettere a segno il momentaneo 2-1 di testa, con deviazione di Ivanov, in cima a una bella percussione di Giaccherini, altro plus azzurro della serata. L’attaccante della Roma ha dunque sfruttato al meglio l’occasione datagli dal ct, in assenza di Balotelli. Come detto, almeno questo è un fatto: nella serata in cui l’Italia ritrovava un centravanti di nome e di fatto, questi ha fatto quello che ci si aspettava da lui. Diverso il discorso per Giovinco. Ancora sembra che le cose migliori, a certi livelli, gli riescano a risultato favorevole per la propria squadra. Qualcosa ha fatto, ma molto ha stentato. 

 

ERRORE Stesso dicasi per Ogbonna dietro, altro giovane su cui Prandelli scommette per il Brasile. Di abbiamo detto, bisogna ricordare comunque le sue precedenti difficoltà a trovare il giusto spazio in mezzo al campo. Tra le note negative anche le scelte di Prandelli. Aver tolto Giaccherini per Diamanti, sul 2-1 a favore degli azzurri, nel momento in cui ha chiesto ai suoi di mettersi a 4 dietro, ha provocato un cortocircuito, poco fortunato per altro, che ha permesso alla Bulgaria di pareggiare. In Estonia, due anni fa, dopo una partita simile, difficile all’inizio, la Nazionale alla fine vinse. Stavolta c’è stato Osvaldo ad addolcire questo pareggio complicato.