La penna degli Altri 08/09/2012 13:36

Pablo Osvaldo. Gli assoli del chitarrista fanno felice pure Vittoria

«È costato troppo», dissero in molti. «Macché, troppo poco», replicò lui sicuro. Il sospetto è che abbia avuto ragione lui. Non a caso Zeman, che lo ebbe al Lecce, lo ha imposto come perno della Roma e adesso Prandelli lo ha rimesso al centro dell'Italia. Così a Sofia sono arrivate le prime 2 reti azzurre, che stanno puntellando un inizio di stagione da rockstar: 4 gol in 3 partite, e quelli in campionato bellissimi.

Vittoria & papà Daniel Non è un mistero che Osvaldo abbia pagato il suo carattere irascibile nella Roma (non fu convocato dopo uno schiaffo a Lamela) e in Nazionale, tant'è che Zeman gli raccomanda di protestare meno con gli arbitri. Ma da buon chitarrista Daniel sa fare assoli ed accompagnamento, e così già a luglio ha detto: «Mi è dispiaciuto non esserci all'Europeo, però ora voglio tornare in Nazionale. Che bello sarebbe fare coppia con Balotelli!». Intanto, ora a svisare tocca a lui. «È una notte da ricordare, ma non chiamatemi salvatore visto che la gioia è dimezzata dal pareggio. Dedico i gol a mia figlia Vittoria, perché ogni volta che va in chiesa fa una preghiera e accende una candela per me, e mi ha chiamato in ritiro per dirmi di far gol. Mi sento molto bene in questo periodo. Il match? È stato difficile ed equilibrato, ma ha ragione Prandelli, ci è mancato il solito gioco, in alcuni momenti è stato difficile far girare la palla. Loro hanno fatto molto pressing e noi siamo andati in difficoltà. Primo e secondo tempo sono state due partite diverse: prima si sono abbassati, poi hanno alzato il baricentro e ci hanno mandato in crisi. Giovinco? Abbiamo fatto buoni scambi, d'altronde ci conosciamo bene dai tempi dell'Under. Anche con , sebbene sia più punta come me, c'è un buon feeling. L'arrivo di Zeman a Roma, comunque, per noi attaccanti è stato importante per farci crescere». Non ne dubitiamo, ma che Vittoria non dimentichi mai preghierine e candele. Ne abbiamo bisogno