La penna degli Altri 20/09/2012 09:23

Luis Enrique, Roma e i cronisti cattivi

Su una cosa Luis Enrique ha ragione. Nell’intervista non ha mai nominato la Roma, facendo riferimento solo all’ultimo anno di lavoro. I giornali italiani hanno aggiunto la parola Roma per facilitare la comprensione del lettore. C’è differenza. Per il resto nessuno ha mai scritto, o lasciato intendere, che volesse parlare male della Roma. Questa sì, è la solita storia: si chiama sindrome da accerchiamento. Semmai dalle sue frasi si poteva capire che soffrisse - come ha ammesso prima di dimettersi - lo stress dell’ambiente romano. Se poi Luis Enrique crede che la categoria dei giornalisti sia così interessata a eventuali cattiverie, può stare tranquillo: non pensiamo che sia così sfrontato da criticare la Roma, visto che è stato lui a lasciarla dopo averla trascinata al settimo posto e (per due anni di fila) fuori dall’Europa. Quando invece vorrà raccontare la sua avventura in serie A in maniera equilibrata, come ben sa, saremo orgogliosi di ospitare il suo pensiero. In un’intervista però. Alla pari.