La penna degli Altri 24/09/2012 11:07

La prima non disputata fu un derby del 1948

Proprio in quel giorno vennero fissate le Elezioni Politiche. Stiamo parlando della seconda consultazione universale della storia della Repubblica. Si fronteggiavano da una parte la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi, dall’altra il Fronte Democratico Popolare, lista che comprendeva il PCI e il PSI. L’eventuale vittoria di quest’ultimo schieramento avrebbe probabilmente spalancato le porte all’adesione dell’Italia al Patto di Varsavia, cambiando radicalmente gli eventi che ci hanno condotto sin qui. L’importanza strategica di questa consultazione fece passare in second’ordine il calcio e anche Roma–Lazio si fece da parte. Il derby verrà recuperato il 21 aprile 1948. La Storia con la “S” maiuscola torna a bussare prepotentemente alle porte del calcio italiano con l’attentato terroristico che l’11 settembre 2001 porta al crollo delle torri gemelle a New York. Nonostante lo shock enorme, la Roma sarà costretta a scendere in campo, quella sera stessa contro il Real Madrid, ma il giorno seguente, finalmente, la UEFA cancellò, in segno di lutto e solidarietà, 8 incontri della prima giornata della . Tra le gare coinvolte c’era anche Porto– che verrà recuperata il 10 ottobre. Quello stesso giorno, però, era prevista la 6^ giornata di campionato che avrebbe dovuto celebrare un turno infrasettimanale. A quel punto, gioco forza, l’intera giornata di campionato, compresa Roma–Brescia, verrà recuperata il 19 dicembre.

Ugualmente drammatico per il costo altissimo di vite, fu l’incidente ferroviario che il 15 aprile 1978, coinvolse il Rapido 813 “Freccia della Laguna”, che stava trasportando il Verona a Roma. Nei pressi di Monzuno, in provincia di , una collisione con un altro treno causò 44 morti e 150 feriti. I giornali che erano mobilitati per il sequestro Moro, diedero conto di quella che era una strage di proporzioni agghiacciati, il più grave incidente ferroviario in Italia dal 1944. La squadra gialloblu (nella quale militava anche Franco Superchi, futuro Campione d’Italia con la Roma nel 1983), uscì quasi del tutto illesa dalla catastrofe per un puro miracolo. I calciatori avevano appena abbandonato il vagone di testa per trasferirsi nel vagone ristorante quando Zigoni (altro indimenticato ex romanista), vide un cameriere precipitare dalla parte opposta della parete. Parte del vagone venne sventrato, Ennio Fiaschi venne sbalzato fuori dalla carrozza, catapultato fuori da un finestrino, Nello Nuvolari, accompagnatore della squadra, si frattura un braccio, Trevisanello e Logozzo riportano delle contusioni, ma per il resto i gialloblù uscirono incolumi.

Il Verona, con il suo allenatore Valcareggi, s’inerpicò verso la carreggiata dell’autostrada dove il gruppo sarà raccolto da un pullman di tifosi che stava raggiungendo la Capitale. Il tecnico della Roma Giagnoni alla notizia del rinvio della gara dichiarerà: «Siamo stati immediatamente consenzienti con la decisione della Lega. Mi sembra una cosa giusta, un fatto morale semplicemente doveroso». L’ultima gara rinviata si registra in seguito alla morte di Piermario Morosini nel corso di –Livorno del 14 aprile 2012, ma altri episodi drammatici, come la morte dell’Ispettore Capo della Polizia Filippo Raciti e la scomparsa, il 2 aprile 2005, del Santo Padre Giovanni Paolo II, porteranno al rinvio e allo slittamento delle gare di campionato. Tutti eventi di spessore, tra i quali, con tutta la buona volontà non riusciamo a inserire Cagliari–Roma. Qui, più che gli estremi per un rinvio, a mio avviso, c’è da considerare con grande attenzione l’applicazione del regolamento che porterebbe allo 0-3 a tavolino