La penna degli Altri 18/09/2012 11:18
La curva vuota
Nel 2010, comunque, oltre un italiano su due si diceva tifoso di calcio. Oggi poco più di quattro su dieci. Peraltro, l'unica componente del tifo cresciuta, seppur di poco, è quella più "tiepida". La "passione italiana" per il calcio, dunque, sembra si stia raffreddando sensibilmente. Ormai da alcuni anni. E oggi non coinvolge più la maggioranza delle persone. Le partite di pallone attraggono ancora un'ampia fetta di persone. Una larga minoranza. Ma, appunto, una "minoranza". Questo mutamento è stato prodotto e accelerato, in gran parte, dagli scandali che, da anni, corrodono l'ambiente. In modo ripetuto. Senza soluzione di continuità.
Ieri Calciopoli, oggi le Scommesse. Domani chissà. Gli scandali, in Italia, non finiscono mai. E non si chiudono mai. Da ciò il clima di incredulità diffusa. In altri termini: gli italiani e gli stessi tifosi, in gran parte, non credono al calcio. Troppo condizionato da interessi (per l'84%). Lo scandalo scommesse: quasi un tifoso su due ritiene si tratti di un caso di giustizia sportiva che non si è risolto in modo giusto. Gli errori arbitrali: al 53% dei tifosi (circa 8 punti più di un anno fa) capita di pensare che avvengano in malafede.