La penna degli Altri 12/09/2012 11:07

L’isola di Arturo... in Under 17

Invece già oggi pomeriggio contro Israele potrebbe tornare a formarsi una coppia tutta giallorossa al centro della difesa, e sarebbe un inedito per questa stagione, perché se è un punto fermo degli Allievi Nazionali di Tovalieri, per il sedicenne Calabresi è arrivata la promozione in Primavera. Un doppio salto che non ha stupito chi l’ha visto giocare sotto età con i ’95 e ha imparato a conoscerne qualità e personalità, la stessa che ha dimostrato quando Alberto gli ha consegnato una maglia da titolare nella sfida di Supercoppa Italiana in casa dell’Inter campione d’Italia.

Lui che dei ventidue in campo era il più piccolo di tutti si è ritrovato a vedersela con Marko Livaja, il ’93 che con Stramaccioni sta facendo il vice Milito. Non esattamente un cliente comodo per uno che aveva giocato la sua prima gara nella categoria appena quattro giorni prima, nel 4-1 interno con la Reggina, e invece Calabresi ha chiuso fra gli applausi di pubblico e panchina, perché nella ripresa le sue chiusure (splendido un anticipo su Livaja qualche metro fuori dall’area) hanno finito per risultare decisive. Il secondo trofeo nella Roma (a giugno ha vinto il titolo regionale con gli Allievi) inaugura nel migliore dei modi la stagione di Arturo, che a Trigoria è arrivato lo scorso anno dopo cinque stagioni nel Futbolclub (cui non è bastato cambiare il nome in Atletico Roma per evitare il fallimento). Faceva il centrocampista, da bambino addirittura il trequartista, l’arretramento sulla linea difensiva è un’idea di Tovalieri, che pure nelle finali scudetto l’ha riportato a centrocampo per sfruttare il suo fisico (sfiora il metro e novanta) davanti alla difesa. D’altra parte l’alternanza nei due ruoli non gli dispiace, gli ricorda , il suo punto di riferimento. Nel 2010 lo ha nototo Bruno Conti, che ha realizzato il sogno che Arturo aveva da sempre portandolo alla Roma, destinazione naturale per un bambino che ha cominciato a parlare dicendo "Balbo e Fonseca" nonostante fosse così piccolo che oggi a stento se li ricorda giocare.

Scuola calcio all’Acqua Acetosa con Alfonso Giovannini, il primo maestro importante che avrebbe poi ritrovato l’ultimo anno a via del Baiardo, anche se la passione per il pallone è nata quasi prima ancora che imparasse a camminare. Una precocità che Calabresi condivide con , quello che di fatto gli ha lasciato il posto in Primavera, dopo che ha dirottato l’altro centrale, Mattia Rosato, sulla fascia destra. Ma una risposta di personalità Calabresi l’ha data anche quando si è ritrovato improvvisamente sui giornali per via del noto servizio delle Iene realizzato dal papà Paolo la scorsa primavera: quando hanno provato ad attaccarlo prendendosela con la sua promozione sotto età negli Allievi, più forte della rabbia è stata la fierezza per un papà che ha mantenuto la schiena dritta