La penna degli Altri 25/09/2012 12:06
Il Cellino peggiore e chi è peggio di lui

Ma è in fondo solo il crepuscolo di un ragazzo che annusa lodore acre dei sessanta, di cui venti da presidente del suo Cagliari, sempre più incline a confondere la vita e il calcio in quanto vita con il gioco, in attesa di trovare un ingaggio in qualche band della Florida come chitarra elettrica al seguito. Imperdonabile è il Cellino del giorno dopo. Quello che, invece di estremizzare il delirio o giustificarlo in qualunque modo, vedi un certificato medico o una giustificazione da Rimbaud, prova goffamente a spiegarlo e, non riuscendoci, si avventa sullunica risorsa che gli resta, linvettiva a buon mercato. Avvoltoi sarebbero la Roma e Baldini in quanto Roma solo perché si trovano, inconsapevoli, senza volerlo e soprattutto senza capirlo, nellinerzia di unanomalia unica nel mondo del calcio, svegliati allalba dalla notizia che la partita non si giocava perché Cellino da Miamo lo aveva di fatto deciso (...)
Da abecedario della Giustizia sportiva la sconfitta a tavolino, Roma o non Roma. Quello del giorno dopo è il Cellino peggiore, il bambino che la fa grossa e, dopo averla fatta grossa, la mette nel ventilatore perché il tanto peggio sia il tanto meglio. In tutto ciò non si sa, anzi, si sa benissimo, se fa più stizza il Cellino furioso alla sua ultima spiaggia o le mummificate grisaglie sparse tra Federazione, Lega e Parlamento che questa anomalia hanno generato e ora se ne fanno scherno in queste ore, lapidandola con pietre da restituire al mittente. Spettatori drammaticamente passivi della vergogna che non li rigurarda, le terribili e regressive sorti del nostro, del loro calcio. (...) Una vergogna di cui non sanno nemmeno arrossire.