La penna degli Altri 22/09/2012 10:15

Due dei cinque infortunati non hanno svolto la prima fase di preparazione E con il Bologna...

Non a caso l’anno scorso Marco Capuano, difensore del suo , al termine di una partita vinta nella ripresa dichiarò: «Avevamo Il calo con i rossoblù? In campo 5 giallorossi che non erano a Riscone la forza per giocare un altro tempo» . Così dev’essere, con Zeman. Anche perché i meccanismi del di stampo boemo funzionano soltanto se tutti danno il loro contributo in termini di fatica: di corsa appunto. 

PROBLEMI - Per quanto riguarda la Roma attuale però, ci sono da fare una serie di considerazioni. Prima di tutto, va detto che 2 dei 5 indisponibili per la trasferta di Cagliari in programma domani non hanno effettuato la vera preparazione zemaniana: e Bradley infatti, hanno saltato la fase del fondo, quella svolta a inizio luglio in Alto Adige, a Riscone. si è allenato per una settimana da solo a Trigoria, dopo l’Europeo, tentando di farsi trovare dai compagni a un buon livello. Si è infortunato alla coscia in Nazionale, un infortunio molto simile a quello cui era già andato incontro proprio Bradley qualche giorno prima: i due, in questi giorni, ci hanno provato e riprovato, ma alla fine si sono arresi ai loro guai.
Lo stesso tipo di problema è stato accusato da Balzaretti, un altro che non ha svolto la prima fase di lavoro. In forma più lieve un piccolo risentimento è toccato anche a Tachtsidis: chiaramente il greco non era a Riscone.
 
TENUTA - Ma al di là dei malanni muscolari, che possono chiaramente essere legati al caso, c’è il secondo tempo della gara con il che lascia pensare. La Roma, di corsa, aveva chiuso la prima frazione in vantaggio di due gol. Nella ripresa in campo c’erano cinque giallorossi - vale a dire, escluso, metà della squadra - che non hanno messo la benzina iniziale nelle gambe: Piris, e Balzaretti in difesa, Tachtsidis a metà campo e in attacco. Il rendimento degli ultimi due, per esempio, è calato d’improvviso. Il risultato finale della partita è ancora fresco nella memoria di tutti. «Lavoro per portare tutti allo stesso livello» aveva detto più volte Zeman durante l’estate. Evidentemente i tempi del mercato, delle vacanze e della tournée statunitense non gli hanno permesso di impostare la squadra come avrebbe voluto.