La penna degli Altri 12/09/2012 09:37
Destro e Insigne. Ma lItalia dovè?
Ma solo Marchisio aveva chiaro in testa il tipo di partita da giocare. Non Pirlo, marcato a uomo da Schembri, incapace di liberarsi dal controllo maltese, sempre fuori tempo, lui che gioca spaccando i centesimi di secondo. Non Diamanti, che invece percorreva una strada tutta sua, facendo dannare Prandelli in panchina: doveva arricchire la manovra, rendere incisivo il gioco dattacco, ma aveva addosso una tale frenesia che gli impediva le solite giocate. Non i due attaccanti che, privati dello spazio necessario dai 9 giocatori difensivi di Malta, non riuscivano mai a incrociare nè a dare profondità. Non i due esterni, Cassani e Peluso, che ricevevano palla da fermi e non sulla corsa, così da ottenere leffetto contrario di quanto desiderato: ingolfavano lattacco anzichè rendere più snella e rapida lazione sugli esterni. Il paradosso, a fine gara, era il primo posto nel girone (insieme alla Bulgaria), dopo i peggiori 180' della gestione-Prandelli.(...)
IL PRIMO GOL DI DESTRO - Perché in realtà il ct aveva chiesto il gioco al posto di tanti gol e, per quanto si è visto, solo Marchisio ha eseguito lordine. Con Pirlo bloccato alla fonte, è stato lui a dare gioco (quel poco di gioco) allItalia, come è accaduto in occasione della rete di Destro: lancio in profondità del bianconero, taglio a L (taglio zemaniano) di Destro in area maltese e gol. Erano passati 5' e in quel momento ci siamo immaginati una partita che invece non cè stata. In tutto il primo tempo lItalia ha fatto due tiri in porta, quello di Destro per l1-0 e una punizione di Diamanti deviata in angolo da Hogg. Sarebbero diventati miseramente quattro nella ripresa. Un tiro lha fatto anche la nazionale di Ghedin, con Sciberras, e Buffon ha dovuto mettere la palla in angolo. Poi è stato solo un gioco improduttivo, con la palla incollata ai piedi di azzurri fermi come statue: solo Marchisio si muoveva senza pallone e quando ci provavano i due esterni venivano serviti fuori tempo, a corsa spenta. (...)
INSIGNE E IL 4-3-3 - E deve averli sentiti anche Prandelli che nellintervallo ha perso la pazienza, tolto Diamanti, fatto debuttare Insigne e schierato lItalia col 4-3-3, con Destro a destra (come nella Roma), Osvaldo al centro (come sopra) e Insigne a sinistra. Il bambino, cioè Lorenzo Insigne, è entrato da adulto, facendosi dare palla, giocandola nel modo e col tempo giusto, creando movimento sul fronte dattacco. Linizio della ripresa è stato un pochino più incoraggiante come gioco rispetto al primo tempo, Insigne ha dato una scossa alla partita e Prandelli ha cercato di darne unaltra con Pazzini al posto dello spento Osvaldo. Prima Destro e poi lo stesso Pazzini hanno avuto loccasione buona per il 2-0, ma il ritmo dei primi 15' si è esaurito in fretta ed è tornata la squadra scialba del primo tempo.
I PICCOLI - Prandelli ha finito la partita cambiando tutto lattacco (e da qui si capisce quanto gli siano piaciuti i tre interpreti), lultimo a uscire è stato Destro per far entrare Giovinco e creare un attacco di piccoletti, ma intorno ai tre il gioco restava confuso, spezzettato, privo delle qualità che avevano fatto di questa squadra una bella squadra. Il 2-0 è arrivato al primo minuto di recupero, grazie allangolo di Pirlo, il colpo di testa di Peluso e la deviazione di Cohen. Il senso della partita, però, non è cambiato.