La penna degli Altri 15/09/2012 10:35

Contro il Bologna il primo gol tricolore e il primo calcio di rigore a cucchiaio

L’Olimpico è quasi pieno, gonfio di orgoglio e di riscatto, innamorato dell’acquisto di Re Leone Batistuta e convinto del terzo scudetto, ma quel Roma- non si schiodava dallo 0-0. Proprio all’ultimo minuto del primo tempo quando stavano addirittura arrivando i primi fischi ci pensa un certo con un colpo di testa sotto la Sud a sbloccare, partita e campionato che finirà nove mesi dopo con un gol di sotto la Sud a sbloccare partita e a vincere il campionato. e il però è anche un altro battesimo per il : il primo calcio di rigore tirato e segnato a cucchiaio. Stagione meno di grazia 1999/2000, ancora all’Olimpico, ancora contro il stavolta porta di Curva Nord: il capitano della Roma va sul dischetto e s’inventa quel tocco sotto che spiazza i cinquantamila dell’Olimpico più l’unico che conta, Gianluca Pagliuca.

Gol e marchio di fabbrica registrato: pochi mesi dopo si ripeterà in Europa agli Europei davanti a un muro arancione e a tutta l’Olanda. e il è anche a . Innanzitutto un gol, tra i più belli dei suoi 215 (duecentoquindici) e tra i meno ricordati, quello in un autunno del 2003 che già sapeva di primavara con la Roma in testa alla classifica e protagonista al Dall’Ara di una partita devastante: 4-0 e uno dei quattro (zitti e a casa loro) del Dieci che colpisce di prima dopo un angolo e fa alzare in piedi tutti. Roma- secondo è anche un altro -Roma meno significativo apparentemente ma dai contenuti importanti soprattutto per Lui che nella stagione 2008/2009 segnerà al Dall’Ara il primo gol su azione dopo il secondo grande infortunio della sua carriera. Non servirà a vincere quella partita per colpa di un autogol scellerato di Cicinho all’ultimo minuto, ma servirà a ritrovare ancora una volta il di mille battaglie. Tra le più dure affrontate ce n’è una proprio giocata là, ancora , ancora Dall’Ara, stagione 2004/2005, la Roma di Voeller perde 3-0 e sta perdendo dignità oltre che l’allenatore, a quel punto soltanto il prova riprendersi tutto segnando un gol mentre sanguina dal naso: finirà soltanto così, con l’addio di Voeller, ma con la firma del come a dire io ci sono. Sempre. E un po’ di più quando incontra il . Chissà che ragione c’è...