La penna degli Altri 30/09/2012 12:03
Comanda la Juventus
Se poi ci aggiungi la serata storta di un Totti schiacciato da Chiellini & Co., la condizione pessima di Osvaldo e la mancata cattiveria di Lamela sotto porta, per Zeman diventa difficile trovare risorse da oppore allarmata invincibile di Conte. Una ce laveva in panchina, Destro, ma entra a giochi fatti e prova a salvare il salvabile. Il tecnico juventino squalificato guida Carrera dalla tribuna, azzecca le mosse (Caceres e De Ceglie dominano sulle fasce, Matri segna) e riesce pure a risparmiare forze in vista dellimpegno di Champions con lo Shakhtar. E pensare che la Roma era partita audace. Partenza coraggiosa della Roma, il primo tiro è suo con Lamela che colpisce malissimo.
Poi inizia il disastro. Marchisio che fallisce da due passima in posizione defilata su invito di Caceres. Poi Taddei lo deve stendereal limite dellareaese la cava col giallo.Ma il gol arriva lo stesso con Pirlo, niente «maledetta» stavolta ma unr asoterra che sorprende la barriera e Stekelenburg sul suo palo. Altro buco della difesa romanista, altro gol: Stekelenburg salva il salvabile inuscita, Castan respinge due volte, la seconda di mano. Rigore e 2-0 firmato Vidal.
Al 18 il tris di Matri che buca una difesa totalmente scoperta. La Roma risponde solo con i nervi (tutta la difesa ammonita), la traversa la salva due volte. Balzaretti, che non stava bene, lascia il posto a Marquinhos con Taddei che passa a sinistra. Unaltra bocciatura per Piris. Nella ripresa la Juve dà la sensazione di frenarsi eppure è ancora pericolosa, le sostituzioni - Destro e Perrotta per Totti e Tachtsidis - danno una svegliata alla Roma. Proprio il centravanti neo-entrato si procura il rigore trasformato da Osvaldo. La scossa però arriva solo ai bianconeri che potrebbero allungare con Vucinic e Marchisio e si vedono annullare un gol per fuorigioco. Ce lha poi Osvaldo, su assist di Destro, la palla per riaprire la partita ma Buffon decide che non è serata. Litalo-argentino fallisce unaltra occasione e Giovinco subentrato dalla panchina firma il poker. Giusto così. A Zeman resta tra le mani una squadra da rianimare dopo aver raccolto un punto nelle ultime tre partite giocate sul campo, a Conte una Juve pronta per fare grandi cose anche in Champions. E lavversaria in campionato non può essere certo questa Roma.