La penna degli Altri 16/09/2012 11:14

C'è «Taxi» alla guida. Lo zemaniano doc



Certezza A centrocampo, assieme a , Tachtsidis è l'unica certezza ma, a voler essere pignoli, l'ex Verona è l'unico che sa anche dove giocherà. Per c'è il dubbio: alla sinistra o alla destra di Tachtsidis? Zeman, ieri, ha mischiato le carte, mettendo in discussione soprattutto («Lui e sono due centrocampisti di costruzione che, vicini, non sempre danno risultati») e Lamela, anch'egli definito giocatore di costruzione e per l'assioma di cui sopra incompatibile con il bosniaco. Così facendo, giocherebbe dalla parte di , ma non è neanche da escludere che il boemo scelga Marquinho a sinistra e riporti il 21enne di Vitinia nella sua posizione. Come la metti la metti, «Taxi» giocherà in mezzo, aspettando che torni . E non è detto che poi esca.



Piedi per terra Una delle qualità che fanno di un uomo un santo, è l'umiltà: nonostante le luci della ribalta, Panagiotis non si è montato la testa. Sa di vivere un sogno, ma sa anche che c'è da volare bassi per non rischiare di cadere in picchiata. Granitico in campo, semplice fuori: vive da solo, a poche centinaia di metri da Trigoria, e sta scoprendo Roma (giovedì era a Via del Corso per la notte bianca dello shopping).

Prima volta Oggi, scoprirà anche un'altra parte importante della Capitale: l'Olimpico. Dove non ha mai giocato: il 10 gennaio, quando il suo Verona venne a perdere al 90' in Coppa Italia contro la Lazio, Tachtsidis rimase in panchina. Il 19 agosto, giorno dell'amichevole con i suoi connazionali dell'Aris, era infortunato, ma gli bastò l'Open Day e lo sbucare direttamente sotto la per rendersi conto di dov'è capitato. Per essere fatto santo, a Roma, basta azzeccare una partita o un cucchiaio come quello allo Zaglebie Lublino. Il problema, poi, è non passare dalla parte del diavolo.