Altro argomento caldo era quello su Daniele De Rossi. «Sono convinto che rimarrà, la società non mi ha mai chiesto se ho bisogno di lui, ma non me lo chiede perché sa che ne ho bisogno». Si è scritto e detto di alcune telefonate tra il boemo e Roberto Mancini, che gli avrebbe chiesto informazioni sul centrocampista. «La telefonata con Mancini è vera, ma ne ha fatte tante. Ci siamo sentiti lo scorso anno a Pescara, ci siamo sentiti anche tre settimane fa».

Con la vittoria contro l’Aris si conclude un precampionato impeccabile, con 9 vittorie in altrettanti incontri. Zeman cerca di non esaltarsi troppo. «Il campionato è diverso dalle partite di preparazione. Sono contento del lavoro svolto e del comportamento dei ragazzi. Sono fiducioso. Abbiamo cercato di fare la partita, per lunghi tratti ci siamo riusciti e a me sta bene così. La squadra è cambiata tanto, dobbiamo cercare l’anima vera e sono convinto che ci riusciremo».

Al rientro all’Olimpico dopo 13 anni, insieme a De Rossi e Totti è quello che ha ricevuto il maggior numero di applausi. «L’affetto mi ha fatto piacere. So che la gente è attaccata alla squadra e sono contento che sono venuti in tanti, anche se non è ancora il periodo di calcio vero. Attacchiamo di più a sinistra? Dipende dalla posizione di Totti, che lascia più spazio perché taglia verso il centro. Mi auguro che riuscirà a fare il lavoro che ha fatto stasera il più a lungo possibile». Nelle prossime ore arriverà Marquinhos, che completerà il reparto difensivo. «Con lui e Romagnoli, un ragazzo di talento che mi auguro crescerà, siamo al completo».

È stata anche la serata di Osvaldo e Balzaretti. L’italo argentino ha giurato amore alla Roma. «Qui sto troppo bene, non me ne vado. Zeman? È sempre il numero uno». Per il difensore azzurro è stato un esordio brillante. «Una bellissima emozione vedere tanta gente allo stadio ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra».