La penna degli Altri 27/08/2012 12:12

Un ragazzino salva Zeman

E' comprensibile che questa non sia ancora pronta ed è già tanto che Lopez abbia evitato uno choc agli oltre cinquantamila, accorsi allo stadio con la passione di una finale . E invece non solo non c'è ancora traccia della mano di Zeman, ma più semplicemente la squadra ha giocato su ritmi troppo lenti, senza sfruttare gli out, e lasciandosi infilare in contropiede, per colpa di un centrocampo lento nel rientrare e proteggere la difesa. Anche sul piano individuale, molti ancora sotto tono, compreso , che, sbaglieremo, ma messo lì sulla fascia, resta ai margini, gioca meno palloni, viene chiuso facilmente dai raddoppi degli avversari. In questo quadro ancora confuso e deludente, i due capolavori di Osvaldo e Lopez, due perle con cui hanno pareggiato prima il gol di Marchese e poi quello di Gomez. La Roma non ha avuto nemmeno fortuna perchè su entrambi i gol dei siciliani c'è l'ombra vistosa di due fuorigioco non rilevati da De Marco (in pessima forma) e dai suoi collaboratori. Dei nuovi bene , da rivedere Piris che si è perso clamorosamente Gomez sul raddoppio del Catania, male anche Balzaretti che può dare di più. Ma d'altra parte, salvo Stekelenburg, Osvaldo e il ragazzino, tutti devono dare molto di più.

VANTAGGIO CON MARCHESE - L'attesa palpitante di uno stadio strapieno, da finale di , probabilmente ha tirato un brutto scherzo alla Roma. Lenta e confusa, nel primo tempo, come paralizzata, si è fatta maltrattare un po' da un Catania perfetto nella sua semplicità e nella sua efficacia. E infatti il Catania è passato in vantaggio 63 of 202 dopo 28 minuti, sia pur con un gol di Marchese segnato in fuorigioco: punizione dal limite, palla ad Almiron, tiro deviato involontariamente da Osvaldo con qattro del Catania oltre la linea, tra cui Machese che non ha sbagliato. Va detto che il vantaggio è parso però più che meritato. Già prima, un paio di volte il Catania ha sfiorato il gol, prima con una punizione di un ispiratisimo Almiron, quindi con una deviazione di Barrientos, che si è schiantata sulla faccia del povero . Subito il gol, la Roma quattro minuti dopo ha avuto la possibilità di pareggiare, ma Lamela da pochi passi ha battuto al volo colpendo quasi sulla linea Osvaldo, che così ha involontariamente salvato il Catania. Sul finire, bravo Stekelenburg nell'evitare il raddoppio dei siciliani, con un'uscita implacabile su Gomez, solo in area.

PRODEZZA DI OSVALDO - La ripresa è incominciata con una Roma più sveglia e arrembante. Dopo tre minuti, Osvaldo non ha avuto fortuna: ha incornato bene, centrando in pieno il palo. Ma al 14 si è ripreso tutto con gli interessi. dal limite ha fintato il tiro poi ha cercato Osvaldo, che in mezza rovesciata ha infilato dritto l'incrocio. Più o meno il gol capolavoro di Firenze che l'anno scorso gli fu ingiustamente annullato. Ma al 24 il Catania è tornato in vantaggio con un contropiede implacabile: Lodi (in fuorigioco) ha pescato Gomez solo sulla sinistra e l'argentino questa volta non ha fallito, facendo secco Stekelenburg. Zeman ha inserito prima e Marquinho e a cinque minuti dalla fine il piccolo Lopez. Tropo bravo il ragazzino: su un lancio di Bradley, ha domato il pallone, ha saltato Alvarez con un pallonetto e sempre di sinistro ha battuto Andujar. Una prodezza che in parte cancella la delusione dei romanisti.