La penna degli Altri 09/08/2012 09:23

Totti, un pit stop che non preoccupa

Giornata Mariani è arrivato a Villa Stuart alle 9.45, l'ha raggiunto alle 11.15, accompagnato da Ilary, dal fisioterapista di fiducia Silio Musa (da quest'anno a mezzo servizio con la Roma, ma sarà lui a seguirlo personalmente) e da Vito Scala. Maglia bianca e bermuda, è arrivato con un volto leggermente tirato, vittima magari di un po' di preoccupazione. Volto che però, all'uscita, era già diventato molto più sereno. «È tutto ok, ma non torno a Irdning», ha detto Francesco lasciando Villa Stuart. lì ha fatto una risonanza magnetica, che ha escluso problematiche alla placca (con 13 viti) inserita il 19 febbraio del 2006, dopo il tremendo infortunio legato all'intervento di Vanigli. Placca che verrà rimossa solo a fine carriera (a meno del sopraggiungere di ulteriori traumi pesanti, cosa chiaramente per la quale il capitano giallorosso fa scongiuri), perché necessiterebbe di un periodo di stop che oggi non si può permettere.
 
Ottimismo Ma qual è il motivo dell'infiammazione? Molto probabilmente il sovraccarico di lavoro, a cui non era più abituato da tempo, anche perché Francesco in questo primo scorcio di stagione ha svolto tutto il ciclo della preparazione. A conti fatti, però, c'è da essere ottimisti: dovrebbe riaggregarsi al gruppo il 13 agosto o — nella peggiore delle ipotesi — il 16, quando la Roma riprenderà a lavorare a Trigoria dopo lo stop di Ferragosto. Zeman può stare tranquillo: dovrebbe essere a disposizione per il 26 agosto, giorno di Roma-Catania. In quell'occasione, infatti, mancherà già per . Non avere a disposizione neanche non sarebbe certo una partenza fortunata.