La penna degli Altri 20/08/2012 11:48

Totti show, Balzaretti e Bradley ok

PIRIS 6.5 L’esordio all’Olimpico non gli fa tremare le gambe. Sembra più disinvolto rispetto alle prime uscite, arriva spesso sul fondo senza perdere di vista la fase difensiva. Ha la faccia “da giocatore” e gioca con personalità, che è già di più rispetto ai suoi predecessori (40’st Dodò s.v. Cinque minuti, solo per vedere l’effetto che fa. Un paio di numeri infiammano il cuore della Sud, che lo ha già eletto a idolo).

BURDISSO 6.5 E’ il leader della difesa. Gli attaccanti dell’Aris non lo mettono quasi mai in difficoltà e lui gioca in scioltezza. Bene, ma il campionato è un’altra cosa.

6.5 Come Burdisso. La coppia funziona e offre garanzie, in attesa di avversari degni di questo nome. (dal 16’st Romagnoli 6: Il suo battesimo all’Olimpico scorre via senza troppi patemi d’animo. Ha il piede e la personalità giusti per stare nella Roma dei grandi e peccato per quel colpo di testa finito a lato).

BALZARETTI 7.5 Parlare di sorpresa sarebbe offensivo nei confronti del terzino sinistro della Nazionale, ma l’ex giocatore del Palermo è riuscito a conquistare già i 35mila dell’Olimpico. Con e si trova a meraviglia, arriva sul fondo un numero imprecisato di volte. Sfiora il gol in un paio di occasioni. Rispetto a Josè Angel la differenza c’è e si vede. Bellissimo il sorriso con cui esce dal campo quando Zeman lo sostituisce. (dal 16’ st Taddei 6 Fa il suo lavoro, come sempre. Per lui a destra o a sinistra non fa alcuna differenza).

BRADLEY 7 Comincia intermedio a destra, finisce regista dopo l’uscita di . Il suo rendimento non cambia di una virgola. Recupera una quantità industriale di palloni, sbagliandone uno solo, quello che poteva costare il gol dell’Aris. Segna un bel gol di testa, quello del 2-0, facendo il bis dopo quello segnato a Boston contro il Liverpool. Ora si comincia a capire il perché del nervosismo di Zeman durante il ritiro di Riscone, quando la trattativa per prenderlo sembrava essersi arenata.

6.5 Aveva addosso settantamila occhi, quelli dei tifosi romanisti che lo hanno acclamato prima, durante e dopo la partita. Fa il suo senza strafare, gioca tanti palloni e ne sbaglia pochi ma il gol più bello è l’applauso alla dopo la sostituzione, che di questi tempi vale più di ogni cosa (16’st 6.5 Si piazza a destra e comincia a spingere. E’ pronto per la serie A, sarà uno dei calciatori rivelazione del prossimo campionato).

7.5 Quando tocca il pallone ha la grazia di un pianista, come soprannome vuole. Con e Balzaretti è un belvedere, sempre. Dà geometria e profondità alla squadra. E pensare che c’era chi diceva che non si sarebbe ritrovato negli schemi di Zeman che, invece, sembrano cuciti addosso a lui (28’st Marquinho S.V. Ha pochi minuti per mettersi in mostra).

NICO LOPEZ 6 Schierato a sorpresa al posto di Lamela, evanescente per tutto il primo tempo. Il piede è di quelli nobili, per carità, ma ancora non si trova con i compagni di fascia. Meglio nel secondo tempo, quando sfiora anche il gol con un tiro in verità senza troppe pretese che Vellidis trasforma in un’occasione per la Roma (28’st Lamela 6 Il greco gli nega la gioia del gol respingendo una sua conclusione da distanza ravvicinata. Ancora a disagio negli schemi di Zeman).

OSVALDO 7 Un gol, tanto per marcare il territorio. La concorrenza gli fa un bell’effetto. Con si trova a memoria e si scambia spesso la posizione. L’impressione è che farà parecchie mitraglie (dal 28’st 6.5 Il gol glielo regala Vellidis ma lui si fa trovare pronto, e scrive ancora una volta il suo nome sul tabellino dei marcatori. Buona la prima, sotto la ).

TOTTI 7.5 Lezioni di calcio. Prestazione maestosa, una sintesi della sua immensa classe e di una condizione fisica invidiabile. Esterno, centravanti, centrocampista. Fa tutto, e bene. C’è solo un canta la Sud, e ha ragione. (dal 16’st Bojan 6 Si vede poco, al rientro dall’infortunio)