La penna degli Altri 29/08/2012 11:56
Roma: Rossi, Jung o Torosidis in extremis
Idea Rossi Detto che la verità è una sfumatura di grigio, di sicuro il divorzio è stato consensuale, ma il cerino adesso resta in mano al boemo, che solo sabato in conferenza aveva detto di avete solo tre esterni: Bojan, più Lamela e Lopez «che del mio gioco hanno capito poco». Adesso perciò, l'allenatore ha 4 centravanti adattabili (Totti, Osvaldo, Destro e il giovane Tallo) e solo due veri giocatori di fascia, a cui magari aggiungere l'adattato Marquinho o il vetusto Taddei. Per questo la dirigenza ha fatto un sondaggio per Giuseppe Rossi, anche se la pista risulta complicata per vari motivi: 1) l'attaccante deve sottoporsi a un'altra operazione al ginocchio e non tornerà prima di febbraio-marzo; 2) ha un ingaggio di due milioni; 3) il cartellino costa sugli 8 milioni. Mentre viene smentita l'idea Quagliarella, più praticabili sono le piste per Jung (Eintracht) e Torosidis (Olimpiacos). Perché si arrivi al colpo, però, è necessario che Borriello trovi sistemazione, altrimenti i conti tornerebbero a soffrire.
Despagnolizzazione Titoli di coda sulla evidente sepoltura del passato recente. Con l'addio di Bojan, Josè Angel e Gago (ex Real), la scuola spagnola dell'era Luis Enrique è quasi svanita (con l'eccezione Osvaldo), così come il gioco avvolgente dell'asturiano ha lasciato il posto alle verticalizzazioni del boemo. Se a questo aggiungiamo la fine della (eccellente) svolta di non parlare degli arbitri, tutto lascia pensare a una italianizzazione nei fatti. Ma d'altronde in Italia, come direbbe Billy Wilder, (il calcio) a qualcuno piace caldo.