La penna degli Altri 20/08/2012 10:27
Roma in coro: De Rossi non si tocca Ma il Manchester City va allattacco
Certo, lufficialità è unaltra cosa. Ma a volte è proprio linformalità a dire come stanno le cose, la verità del bambino davanti al re nudo. Daniele De Rossi ha fatto la sua scelta mesi fa, quando ha firmato il contratto quinquennale che, in pratica, lo ha legato a vita allunica squadra della sua carriera. Lo ribadirà domani in conferenza stampa. Certo, il corteggiamento del Manchester City può fare piacere. E certe cifre (ingaggio e offerta alla Roma, comunque mai ufficializzate) possono anche far tremare i polsi. Ma non tutti i calciatori sono uguali e, soprattutto, non tutte le persone sono uguali. Durante la lunga trattativa per il rinnovo del contratto, che sarebbe scaduto nel giugno scorso, fu scritto da più parti di una clausola compromissoria che, nel futuro, lasciasse una via duscita al giocatore. Ma Daniele De Rossi non è uomo da scorciatoie e il contratto fu firmato per la strada principale.
Anche la curva Sud, ieri strapiena come lo sarà per tutto il campionato che inizierà domenica prossima, ha voluto dare il suo messaggio. Uno striscione: De Rossi non si tocca. E proprio la curva Sud è stata usata come sfondo per la foto dei tre nuovi acquisti (Piris, Balzaretti e Destro) che non erano stati ancora comprati al primo vernissa- ge allOlimpico. Non cera nemmeno De Rossi, che allepoca era in vacanza dopo lEuropeo di Polonia e Ucraina. Così si è pensato di mettere nella foto pure lui.
Come se fosse un nuovo acquisto. Simbolico, vero? I più pessimisti attenderanno il 31 agosto per sentirsi al sicuro. Non è detto che il Manchester City non torni alla carica, anche se ieri, nel debutto in Premier League contro il Southampton, la gioia per la vittoria (3-2 in rimonta) è stata offuscata dallinfortunio (ginocchio) di Aguero. Tra oggi e domani se ne saprà di più, il Manchester City dovrà tornare sul mercato per un attaccante (magari Jovetic) e non un centrocampista. «Se resti a Roma farai la fine di Totti», avrebbe detto Roberto Mancini a De Rossi. Come se fare la fine di Totti a Roma non fosse una delle cose più belle che possono capitare nella vita di una persona.