La penna degli Altri 21/08/2012 10:07
Okaka saluta, Bojan ci pensa, Borriello aspetta
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A queste condizioni la Roma non ci pensa proprio. Bojan. Lui non vorrebbe andarsene, il suo entourage invece lo sta convincendo a vagliare lipotesi di un addio alla Roma con un anno di anticipo perché qui rischia di giocare poco. Pretendenti ne ha e anche parecchie: piace a Tottenham, Arsenal (la sua preferita) e Qpr, piace al Malaga, piace al Milan e, stando a sentire le parole di Capozucca, piace anche al Genoa. Preziosi due giorni fa aveva detto: «La Roma vuole cederlo ma non verrà da noi», il suo ds lo ha smentito così: «La Roma non ci ha offerto il giocatore e noi non lo abbiamo di conseguenza rifiutato. Anche perchè stiamo parlando di Bojan, un giovane talento che piacerebbe a chiunque e che sarebbe perfetto per il nostro modulo di gioco. Magari venisse al Genoa».
In attesa che i due si mettano daccordo, la Roma continua a valutare la situazione di Borriello. Il gesto dellattaccante, che ha voluto regalare a Destro la maglia numero 22, dice due cose: che lattaccante ha fatto un gesto molto apprezzato da tutti e che il suo futuro è ormai sempre più lontano da Roma. Dove? Con lo scambio Pazzini-Cassano che pare in dirittura darrivo sembra difficile un suo ritorno al Milan. Più facile che possa andare allInter come vice Milito oppure che possa andare in Inghilterra. Il Tottenham è la squadra che, almeno stando a quanto dicono a Londra, è più interessata a prenderlo. In prestito ma pagandogli tutto lingaggio. E a lui lipotesi Londra non dispiacerebbe.
Chi non è più un giocatore della Roma è ormai Stefano Okaka. Il giocatore è stato ceduto a titolo gratuito e definito al Parma che, a sua volta, lo ha girato allo Spezia neo promosso in B. La società ligure lo ha preso in prestito e il giocatore già da ieri si sta allenando con Serena. Di lui rimane uno scudetto Primavera nel 2005 con Alberto De Rossi in panchina e un meraviglioso gol di tacco al Siena sotto la Curva Sud che, se non ci fosse stata la Sampdoria in quel maledetto 25 aprile 2010, sarebbe rimasto nella storia come una delle reti decisive per la conquista del quarto scudetto romanista. Troppo poco per essere confermato.