La penna degli Altri 03/08/2012 10:45

No, Stek non si muove da qui!

Andando con ordine, la Roma non ha alcuna intenzione di vendere il giocatore. Che peraltro, com’è ovvio, sarà il titolare. «Maarten si trova in un grande club ed è felice» è la dichiarazione rilasciata ieri dal suo agente Robert Jansen e che sarà sicuramente ignorata in favore di quella successiva, riferita all’interesse del Tottenham: «Anche il Tottenham è un grande club ed è sempre stato un sogno di Stekelenburg giocare in Premier League». Per andarci, però, deve essere venduto. E la Roma non lo vuole vendere. Poi c’è Osvaldo. Anche lì, difficile immaginare i motivi di una molto poco eventuale cessione. Sovraffollamento in attacco non c’è: è uscito , è entrato e gli altri sono gli stessi dell’anno scorso. Con Zeman, peraltro, ne giocano sempre tre, più sostituzioni. C’è spazio per tutti e chi segnerà - o farà segnare - di più, giocherà di più. Osvaldo, poi, è graditissimo a Zeman.

La Roma peraltro in questo momento è concentrata su altre cessioni e cioè quelle dei giocatori su cui Zeman non intende puntare per il futuro. Non sono andati a Irdning e alcuni di loro non erano andati neanche in America. Sono Perrotta, Okaka, Pizarro, Borriello, Heinze, José Angel e Rosi. Il primo a partire potrebbe essere Josè Angel, richiesto dal Benfica, che pare lo preferisca a Ziegler e che è disposta a rilanciare sulla precedente offerta. Sembra che addirittura il Valencia continui a buttare un occhio sul giocatore. Così come un eventuale rilancio del Parma potrebbe far cambiare idea a Rosi. Il club emiliano però ha fatto sapere che è disposto ad aspettare fino al termine della settimana, poi si dirigerà su altri obiettivi. Su Heinze c’è l’Olympiacos (potrebbe rientrare nell’operazione ) mentre non sembra più praticabile la pista che lo porterebbe a . Intanto ieri è dIventata ufficiale la cessione di Crescenzi al . Il giocatore va in prestito.

Ieri sono arrivate anche le prime parole da genoano di Gianmario Piscitella: «Sono stato molto fortunato sinora... Oltre a quei quattro maestri (Bruno Conti, Alberto , Luis Enrique, Andrea Stramaccioni, ndr), dovrei dire tanti altri grazie. Sono tra i più giovani in questo gruppo, è giusto che stia in un angolino, ascolti e assorba quanto più possibile. La corte del ? Non c’ho pensato un secondo a venire qui. A mettermi sulla strada giusta è stato Bruno Conti. Mi ha detto: vai di corsa e vedrai che piazza troverai. So che lui a Genova ha lasciato ottimi ricordi e parecchi amici. Vi svelo un piccolo segreto. Tra i miei sogni di bambino, c’è sempre stato quello di giocare al Ferraris e fare gol sotto la Nord. Per ora ci sono riuscito solo alla Playstation, mo’ vediamo... Che giocatore sono? Mi piace puntare l’avversario, giocarmi l’uno contro uno, partendo da sinistra per convergere al centro. Il massimo modello calcistico? Cristiano Ronaldo, fenomeno con la F maiuscola. Mica c’azzecco, io».

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