La penna degli Altri 14/08/2012 10:39
Marotta: "Zeman, stai zitto". Gelo Baldini: "Opinione legittima"
DANNI AZIENDALI - Una battaglia - quella del codice sportivo da riscrivere - che la Juve porta avanti da settimane con toni a volte concilianti e altre meno. «Quando si squalifica un allenatore, si crea un danno incalcolabile all'azienda calcio perché si viene a perdere un grande dirigente - ha proseguito Marotta -.
Oggi l'allenatore è paragonabile a un grande dirigente d'azienda che ha enormi responsabilità: per arrivare a una squalifica, quindi, bisogna almeno trovarsi davanti a prove concrete. Nella fattispecie non ce ne sono: c'è, anzi, un codice che va riformato. Esiste poi anche un regolamento che prevede che l'allenatore possa svolgere la sue attività durante la settimana: noi lo abbiamo già applicato, visto che in Supercoppa in panchina è andato un sostituto. Trovo quindi fuori luogo questa uscita di Zeman: già quindici giorni fa il tecnico della Roma aveva avuto modo di dire la sua sui nostri scudetti entrando in casa altrui. Adesso mi auguro che anche il presidente dell'Associazione Allenatori prenda una posizione, perché queste situazioni non fanno altro che generare ulteriore tensione in un momento molto delicato del nostro calcio».
LAFFONDO - Infine, un altro affondo che pare mettere in dubbio la probità dello stesso tecnico giallorosso:
«Di Zeman ho tanti ricordi, maho davanti a me un'immagine molto chiara. Mi riferisco a quella del maggio 2005, quando era allenatore del Lecce: in un Lecce-Parma finito 3-3, dopo avere abbandonato la panchina a dieci minuti dal termine, si era girato di spalle al campo e aveva guardato la tribuna fino alla fine del match fumandosi la sua sigaretta. Quella cosa non l'ho capita allora e non la capisco nemmeno oggi: dovrebbe magari darci una risposta su questo, piuttosto che interessarsi a vicende che non gli appartengono». Ognuno insomma guardi in casa propria e pensi agli affari suoi: la Juve non mette il naso a Trigoria e vorrebbe (eufemismo: sarebbe meglio dire 'pretende') che altrettanto succedesse a parti invertite. Per la serie: se ci stuzzicate, noi reagiamo e non porgiamo l'altra guancia. (...)
Allora di pranzo è arrivata una chiamata: «Marotta sta affondando su Zeman!» . Prevedibile. E la Roma che fa? «Sappiamo, tra poco prenderemo una posizione ufficiale» . E la posizione è assunta, nel tardo pomeriggio, dal direttore generale, il massimo dirigente giallorosso: Franco Baldini. Si parte, come si poteva immaginare, dal fatto che Zeman non ha mai parlato direttamente di Conte: «Quella del nostro allenatore è stata semplicemente unopinione personale ed in quanto tale è da ritenersi assolutamente legittima. E stata fornita a seguito di una domanda generica (neanche lintervistatore aveva pronunciato esplicitamente il nome di Conte, ndr), alla quale negli stessi termini è stata data una risposta. Va tralasciato luso che è stato fatto della risposta, dal quale si è generata unaltra inutile polemica» . Inutile, per Baldini. Ma anche del tutto naturale. Normale. (...)
VALORI - Il dg giallorosso poi, punta sui valori dello sport: «Abbiamo appena finito di realizzare, attraverso lOlimpiade, quanta bellezza lo sport sia in grado di generare. Una bellezza di cui la Roma non vorrebbe mai essere complice della dispersione» . Come per dire alla Juventus: no, noi non ci stiamo, troviamo inutile continuare su questa strada. La Roma, da un anno a questa parte, ha fatto del codice etico uno dei suoi punti cardine, una linea politica da cui non derogare mai. Scegliendo Zeman come sostituto di Luis Enrique però, uno dei rischi era proprio questo: semplicemente perché Zeman dice ciò che pensa.
ILLAZIONI - E comunque anche Baldini, che come Zeman in passato ha avuto un rapporto travagliato con la Juve, non accetta i toni e le parole dellamministratore delegato bianconero: «Una volta rilevata, da parte nostra, la profonda differenza tra regolamenti, sentenze e quelle che sono invece semplici ed inutili illazioni, ci auguriamo e auguriamo a tutti buon campionato» . Baldini difende Zeman dalla chiamata in causa per Lecce-Parma del 2005 (è a questo che si riferisce quando parla di
«illazioni» ). La Roma si ferma qui, nella speranza che il tutto si possa risolvere quanto prima. Perché proprio Zeman, nella stessa conferenza in cui aveva detto che
«in presenza di una squalifica lunga, superiore ai tre mesi, un allenatore non dovrebbe allenare» , interrogato sulle polemiche seguite alla Supercoppa aveva parlato di
«cose spiacevoli, da non fare» (...)
TREGUA - I giorni a cavallo di Ferragosto, almeno per quel riguarda la Roma, serviranno per ritrovare calma e concentrazione. Attenzione solo a quanto succede in casa propria, senza però permettere a nessuno di utilizzare toni pesanti per poter gettare fango. Anche Zeman, probabilmente, se ne starà tranquillo senza particolari problemi: ne ha passate troppe per stare a sentire sempre e comunque tutti. Lui, in fondo, ha espresso unopinione: non ha detto che Conte ha violato le regole, ma espresso dubbi sulla bontà delle regole stesse. Una rivalità storica comunque, è sempre lì, pronta a tornare a galla. (...)