La penna degli Altri 23/08/2012 10:29
Lincertezza del diritto: il gran caos di Palazzi tra ombre e contraddizioni
Tutto qui? E i campionati truccati? E le partite di serie A nelle mani di Zingari e singaporegni? Niente. Tutte invenzioni, evidentemente, dei giornali e delle procure antimafia. Ma anche di Andrea Masiello, il pentito all80 per cento: Masiello dice la verità su Bari-Palermo (squalificati i compagni Parisi, Bentivoglio, Marco Rossi). Dice la verità su Bari-Samp (squalificato Guberti) e su Cesena-Bari (Belmonte). Dice sempre la verità, tranne quando parla di Bonucci e Pepe (Udinese- Bari) e di Giuseppe Vives (in Bari-Lecce). Per la cronaca: lo scorso anno, prima di essere arrestato, Doni fu squalificato un paio di anni per unintercettazione nella quale qualcuno strisciava (Do...) il suo nome.
TEMPI RAPIDI Abete e di conseguenza Palazzi avevano spiegato che bisognava fare in fretta con i processi sportivi per garantire che i campionati cominciassero quando previsto e senza stravolgimenti. Bene: il processo sportivo per Lazio, Genoa, Sampdoria e Napoli (per rimanere alle squadre di serie A) non è ancora cominciato. Le squadre sono a forte rischio deferimento e penalizzazione a stagione in corso: un colpo durissimo da un punto di vista internazionale, dopo la figuraccia di Schwazer, visto che due di quelle squadre sono iscritte a campionati Uefa.
PULIZIA E RESPONSABILITA Domenica scenderanno in campo calciatori che sono sospettati dalle procure italiane di aver truccato e venduto a criminali locali e internazionali le partite della propria squadra: Stefano Mauri, Giuseppe Sculli, Giuseppe Vives, giusto per fare i nomi dei calciatori più importanti. Non solo, in mezza Italia giocano (da Gillet a Ranocchia) calciatori sospettati dalla procura di Bari di aver assistito o partecipato alla spartizione di soldi nello spogliatoio per una partita venduta. Sullindividuazione delle responsabilità, emblematico è il caso di Antonio Conte: la procura di Palazzi lo ha fatto condannare a 10 mesi per due omesse denunce. In una lomessa denuncia sarebbe consistita nellaver detto alla squadra pareggiate perché siamo daccordo, come a dire che se un allenatore ordina alla propria squadra di non giocare per vincere non commette un illecito. Ieri la disciplinare ha sbianchettato lobbrobrio assolvendo Conte per questa partita (Carobbio come Masiello, avrebbe detto la verità su tutto ma non su Siena-Novara, ma questa è unaltra storia). Ma lo ha condannato ugualmente a 10 mesi per la gara con lAlbinoleffe. Stessa condanna rispetto al primo grado, ma per la metà dei reati. Due meno uno, insomma, fa sempre due.