I numeri: su 41 giorni di lavoro la Roma si è riposata solamente 4 giorni. Senza considerare quelle tre o quattro volte - amichevoli escluse - in cui il Boemo ha dato mezza giornata di riposo ai suoi (per scelta o per necessità, visti gli spostamenti), i calciatori dal primo giorno di lavoro a Trigoria hanno avuto libero il 18 luglio, data a cavallo tra il rientro da Riscone e l’Open day dell’Olimpico e poi soltanto tre giorni al termine della tournée americana e prima del ritiro di Irdning. Stop. Basta. Per il resto tante doppie sedute e, come detto, qualche pomeriggio di riposo utile a ricaricare le batterie. Per Zeman sono stati importanti i due ritiri tra le montagne, soprattutto il secondo, mentre la tournée americana, che pure ha fatto di buon grado, è stato un intermezzo nel suo programma di lavoro. D’altronde, quel giorno all’Olimpico davanti a migliaia di tifosi era stato chiarissimo: «Adesso andremo negli Usa poi torneremo a fare sul serio».

Così ha fatto e così continuerà a fare. Adesso la squadra avrà tre giorni di riposo, nazionali esclusi, e si ritroverà a Trigoria giovedì alle 17. Allenamento pomeridiano, poi venerdì e sabato di nuovo doppia seduta in vista dell’amichevole contro l’Aris. Perché, questo è chiaro, per Zeman gli allenamenti mattina e pomeriggio sono la regola, non l’eccezione. Da lunedì inizierà il programma consueto in vista della prima giornata di campionato: il Boemo lo deve ancora mettere a punto, ma stando alle sue abitudini si dovrebbe lavorare due volte al giorno per almeno tre volte a settimana. Le cose sarebbero state diverse in caso di impegni infrasettimanali, ma considerando che, Coppa Italia a parte - e comunque al via in inverno - la Roma avrà solo il campionato il programma di lavoro di Zeman non verrà stravolto. Anzi, verrà seguito alla lettera. Gli altri continuassero anche a parlare...