La penna degli Altri 03/08/2012 10:02

Fenucci: «Il sito dello stadio a settembre»

L’AUMENTO DI CAPITALE

«Sull’aumento di capitale la Neep ha gia versato più di 50 milioni nelle casse dell’As Roma. Il consulente finanziario è stato individuato dalla stessa UniCredit. Sulla percentuale ceduta dall’Inter agli investitori cinesi? Siamo favorevoli, dato anche il nostro status. La Consob ci ha suggerito di posticipare dopo l’estate il CdA per la delibera del nuovo aumento di capitale . Un aumento di capitale che ormai è stato accordato e i versamenti sono già stati effettuati. Su questo non ci sono minimamente passi indietro (...) Non perdo occasione di ricordare che abbiamo un gap con Inter, Milan e di circa 100 milioni di euro. Partiamo indietro, ma su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo però la fortuna di esportare il marchio Roma. É ovvio che realtà estere come la Premier League siano su un’altra dimensione, per ora. Dobbiamo lavorare seriamente con la Lega»

IMPIANTI: OLIMPICO, STADIO, TRIGORIA

«Riguardo l’accordo con il Coni, questo è stato essenziale in attesa della costruzione del nuovo stadio. Ci siamo concentrati sulle aziende partner che creano utile per la società. Sulla visibilità parziale allo Stadio Olimpico, so che sono state fatte delle modifiche, ma é ovvio che anche qui ci si inserisce il discorso del nuovo stadio e della costruzione di un impianto ad hoc per il calcio al 100%. Su Trigoria stiamo lavorando ad una ristrutturazione mai fatta finora: abbiamo rifatto il campo della Primavera, ora ci stiamo concentrando sugli spogliatoi ed è in progetto una completa ristrutturazione di tutto il centro. Lo stadio è un punto fondamentale del nostro progetto. Il nostro è un iter pubblico, trasparente, lontano da qualsiasi speculazione. Sarà poi interessante, per aumentare gli utili, lavorare sulle attività collaterali. Siamo in dirittura d ’arrivo per la short list, ce ne sono state quattro per ora. Entro fine agosto-metà settembre renderemo pubblico il sito dove vorremmo costruire lo . Non prenderemo in esame solo i discorsi e le peculiarità economiche, ma anche quelle legate alla tradizione. L’area del Gazometro? Sì è una delle possibili aree».

OBIETTIVI

«L’obiettivo è quello di fare sempre il meglio: raggiungere il miglior risultato possibile e, a questo punto, anche migliorare il piazzamento dell’anno scorso. Vorremmo costruire una squadra che abbia una propria identità di gioco, un processo comunque iniziato lo scorso anno ancorché con un sistema di gioco differente, ma che sia una squadra divertente, propositiva, che lotti per vincere e che raggiunga risultati, che non sono assolutamente secondari nel calcio. Abbiamo realizzato e stiamo realizzando investimenti importanti, i nostri azionisti ci consentono di mantenere anche uno squilibiro tra costi e ricavi finanziando anche la gestione corrente. C’è un processo di investimento da parte degli azionisti che mira a rafforzare la competitività, sia nell’immediato che nel tempo. Indicare gli obiettivi mi sembra prematuro. Sicuramente dobbiamo fare bene, migliorando il risultato dello scorso anno. Sicuramente ci può essere un riavvicinamento nei rapporti di forza tradizionali tra la Roma e gli altri club, almeno riguardo allo scorso anno. Indicare degli obiettivi in questo momento mi sembra prematuro, ma si sta facendo un gran lavoro, c’è grande impegno di tutti i calciatori, confidiamo nelle capacità del mister di costruire un progetto di gioco vincente. L’organizzazione di gioco e le qualità tecniche dei singoli saranno i punti di forza della Roma della prossima stagione».

MERCATO

«Credo di averlo ripetuto, il nostro bugdet è un valore complessivo dato dalla somma dagli emolumenti dei calciatori e gli investimenti che vengono realizzati per acquisire i calciatori stessi. Ci possiamo muovere in maniera autonoma. Questo significa che nel caso di una cessione di un calciatore, ora che la rosa è più ampia, possiamo liberare risorse per altri investimenti, anche se la parte programmata della campagna trasferimenti è stata già realizzata».

LA COMUNICAZIONE E LA MAGLIA

«Sull’Open Day ci sono stati problemi legali agli afflussi e problemi di sicurezza per cui é stata una scelta obbligata. Sulle maglie spesso c’é un problema tecnico. Il pantone che viene fuori su carta é spesso diverso da quello che viene fuori in realtà. É giusto che venga sviluppata una cultura del merchandising ufficiale: dovremo fare delle campagne in proposito. Il prezzo alto? Stiamo studiando con Kappa una maglia replica che possa essere messa in commercio. Per quanto riguarda i diritti radiofonici in ambito locale, vi posso garantire che la scelta fatta sull’unica offerta pervenuta è in linea con il mercato. Inoltre la scelta è stata fatta anche in base al tipo di emittente, le sue potenzialità, la capacità tecniche e le risorse umane».

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