La penna degli Altri 04/08/2012 11:26

Ecco Castan e Tachtsidis «Roma, ti conquisteremo»



Affare low cost In attesa del Mondiale, il nome se l'è fatto vincendo Brasilerao e Libertadores: la Roma se l'è assicurato muovendosi per tempo, come per prenotare un volo low cost. «Grazie a Dio avevamo un accordo da ben prima che la Libertadores arrivasse alle fasi finali — ha spiegato Baldini — dove le sue prestazioni hanno avvalorato ancora di più le sensazioni che avevamo su di lui. È stata una trattativa un po' complicata perché il Corinthians avrebbe voluto prolungare il suo contratto, in scadenza il prossimo anno: è per questo che abbiamo potuto acquistarlo a 5 milioni, un prezzo relativamente basso. Siamo ben felici che un altro brasiliano dopo Aldair ricopra il ruolo di difensore centrale della Roma». Con tanti saluti a Juan, tesserato della Roma fino a un paio di settimane fa: dopo la rescissione, la damnatio memoriae. A cui si è sottratto proprio quello che gli ha fatto le scarpe, : «Juan e Lucio sono sempre stati per me fonte di ispirazione, li ho sempre visti in azione con la Nazionale. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, gli auguro il meglio».



Qualcosa è cambiato Poi ha spiegato come giocava in Brasile: «Soprattutto in contropiede: aspettavamo l'avversario per poi ripartire». Gli hanno detto che non sarà esattamente la stessa cosa, dalla sua risposta è chiaro che ha già capito tutto: «Voglio aiutare gli attaccanti dando loro la tranquillità per cercare le giocate in attacco». Domanda su Rodolpho, accostato alla Roma in caso di cessione di Heinze: «Lo conosco da avversario, ci ho giocato spesso contro, è un buon giocatore».



Nessuna impressione Tachtsidis ha giocato solo contro Zeman, ma gli è bastato per trovarsi alla Roma. «Ce lo ha chiesto l'allenatore — ha confermato Baldini, ma si sapeva già — e noi siamo stati ben contenti di metterlo a sua disposizione. Col Verona ha fatto due gol, anche se nessuno bello come quello con lo Zaglebie Lubin, è al suo primo anno di A, gli andrà dato un po' di tempo per adattarsi». Per ora si è adattato cambiando ruolo e modo di giocare, e i risultati gli stanno dando ragione. «All'inizio della carriera, in Grecia, giocavo da trequartista, qui in Italia è diverso, e preferisco giocare davanti alla difesa. È un ruolo che mi piace tanto, e dove gioco meglio. Quando stavo a Verona non sapevo dell'interesse di Zeman, qui a Roma non mi ha impressionato nessuno». Ha detto proprio così, mentre Baldini lo ha paragonato a Redondo: «Per questo mancino che usa con disinvoltura, per la posizione in campo. Ma forse è un sacrilegio ora fare un paragone del genere». Forse. Ma forse anche Redondo non rimaneva impressionato da nessuno.