La penna degli Altri 18/08/2012 10:59

Assalto a De Rossi Mancini carica il City 36 milioni per 4 anni



Money and , una commedia di mercato dove il denaro è il vero burattinaio. In cima ad una giornata segnata da segnali, gossip, depistaggi e nervosismo, c'è la nuda verità: Manchester e Roma si stanno confrontando su quello che potrebbe essere un affare capace di spostare gli equilibri in Inghilterra e Italia. Giovedì a Manchester è stato avvistato Sergio Berti, procuratore, tra i vari big della sua scuderia, di . A Londra, ieri, è stato invece segnalato Franco Baldini, della Roma, ufficialmente nella capitale britannica per ragioni private. si è invece allenato due volte a Trigoria e, da quanto trapela dalla cittadella romanista, il centrocampista di Ostia sarebbe «preoccupato» per gli sviluppi della vicenda.



Uno sforzo in più E questo è il vero punto di partenza. ha capito che la Roma avrebbe avviato la discussione con il club inglese. Il Manchester
avrebbe
offerto 25 milioni, ma la Roma ritiene bassa questa cifra. Alzare l'asticella da 25 a 30 potrebbe però aprire nuovi scenari: la Roma ne vuole almeno 35, ma un divario di 5 milioni non è incolmabile. Il potrebbe garantire a uno stipendio da 150 mila sterline la settimana, tradotto in euro 9,36 milioni a stagione ed è pronto un quadriennale. Cifre che possono far vacillare anche un calciatore come e che renderebbero più accattivante un trasferimento a Manchester, à che ha meno appeal di Londra e di Madrid, prime scelte di Daniele in un eventuale trasferimento all'estero.

Jo-Jo Lungo l'asse Manchester-Londra-Roma, poi, si sarebbe inserita anche Firenze, perché Chelsea e avrebbero sondato nuovamente il terreno sul fronte Jovetic. L' può investire il denaro incassato dalla vendita di Van Persie, il Chelsea cerca l'ultimo colpo per completare il mercato e Jovetic è un pallino di Di Matteo.



In sostanza... L'affaire- resta complicato perché il
, preoccupato dall'imminente fair play finanziario, non intende svenarsi, mentre la Roma degli americani non vuole la paternità di una cessione impopolare e confida che sia eventualmente Daniele a compiere il primo passo. Ma non è stupido. Ha capito perfettamente la situazione e non ha alcuna intenzione di togliere le castagne dal fuoco agli «americani». Le ragioni di sono molto semplici: se sarà ceduto, sarà la Roma che vuole venderlo e non Daniele che chiede di andare via. Il contratto firmato pochi mesi fa soddisfa Daniele, mentre i 30 milioni di euro sarebbero santi e benedetti per le casse della Roma.