La penna degli Altri 10/07/2012 10:12
Zeman prima frusta, poi insegna
Senza sosta, la Roma continua ad allenarsi a Riscone e lo fa per quasi due ore la mattina e due ore e mezzo il pomeriggio. Atletica la prima parte, tattica ma con i soliti sacchi da 20 chili sulle spalle (nello specifico questo tipo di lavoro si chiama twister) la seconda parte, con i calciatori che hanno lasciato il campo distrutti. Solo Zeman sorrideva, evidentemente soddifatto del lavoro in campo della squadra.
Un lavoro iniziato, come di consueto, alle 9.30. Coi compagni anche Stekelenburg, arrivato domenica sera, mentre era assente il giovane Lucca, impegnato in Veneto per sistemare delle pratiche legate alla cittadinanza. Il pallone non compare mai. Zeman prende il fischietto, spiega alla squadra il lavoro da fare, osserva tutto. Si inizia a correre. E tanto. Dopo due ore di corsa il bilancio è questo e fa sudare anche solo a scriverlo: 9 giri da 1000 metri in totale per la squadra (chi ha corso allinterno del perimetro del campo un po meno). Il minutaggio medio doveva essere di 4 a serie, ma lultima serie (la nona) doveva essere quella in cui dare tutto. Il parziale migliore lha fatto registrare Lamela, con 256". In difficoltà (senza considerare i differenziati) José Angel e, a sorpresa, Bojan, che però in questi giorni è sempre stato tra i primi a tirare il gruppo. Come se non bastasse dopo la corsa cè stato spazio anche per gli addominali sulle panche. A fine seduta frutta per tutti. Necessaria.
Il pomeriggio è stato ancora più duro. In campo alle 16.30: prima parte tattica poi, dopo unora, ancora esercizi fisici. Mancano Juan, Dodò e Proietti Gaffi mentre Greco va a lavorare in palestra. I calciatori si dispongono sulla pista datletica. Si dividono in due schieramenti, uno di fronte allaltro. E partono in 8 alla volta con dei sacchi di acqua caricati sulle spalle, percorrendo circa 30 metri camminando sulle punte. Finito qua? Neanche per sogno. Si torna a fare tattica e per la prima volta si iniziano a vedere gli schemi di Zeman. Si parte dal portiere, che appoggia al centrocampista, che a sua volta scarica sul difensore centrale. Lazione prosegue poi con il passaggio al terzino, che serve in verticale lattaccante esterno, che a sua volta appoggia al centrale di centrocampo. E poi arrivano i tagli, con e per gli attaccanti e i terzini. I tifosi applaudono, qualche giocata si inizia a vedere. E per chi non è pratico, come Bojan, cè anche il consiglio e lesempio di Francesco Totti che gli mostra i movimenti da fare. Lo spagnolo sorride, guarda e impara. Giusto così.