La penna degli Altri 08/07/2012 11:41

Viviani, valigia aperta «Tornerò all'Olimpico proprio come Florenzi»

Occasione Poteva andare in serie A, il puntava su di lui per sostituire Verratti, ma Viviani ha preferito scendere di categoria. «Certi treni vanno presi — spiega il ragazzo, che si sta godendo le ultime ore di vacanza a casa, sul Lago di Bolsena, e domani partirà per il Veneto —. Per andare al avrei dovuto aspettare, avevo questa opportunità, in una grande piazza, una delle società più solide della serie B, ho preferito accettare, e mettermi subito al lavoro, dal primo giorno». Cosa che con la Roma non sarebbe stata possibile: «La convocazione per il ritiro non è arrivata, per cui a quel punto la scelta se rimanere e giocarmi le mie carte o andare a farmi le ossa era automatica: avevo parecchie squadre dietro, il Padova è quella che mi ha voluto di più. Mi ha chiamato il mister, Pea, a cui avevo fatto un paio di gol in Coppa Italia quando allenava l'Inter Primavera, ha detto che mi ha seguito tante volte: mi volevano sia lui che il direttore sportivo, e non sempre è così, a volte punta su di te uno solo dei due, e nascono dei problemi».

Compagni Viviani già ne conosce qualcuno: «Ho sentito il mio caro amico Perin, che mi ha parlato benissimo di società e ambiente, in questi giorni sentirò anche El Shaarawy: a lui un anno a Padova ha cambiato la vita. Certo, lavorare con Zeman sarebbe stata una bella occasione, visto quello che ha fatto con Verratti. E dopo sette anni di Roma, il sogno era continuare a giocarci: l'emozione di aver giocato all'Olimpico contro la me la porterò sempre dentro. Ma quest'anno penserò solo al Padova: è il modo migliore per riprendermi la Roma. Ce l'ha fatta , voglio riuscirci anch'io».