La penna degli Altri 01/07/2012 10:42

Via un Greco, ecco l’americano

Il giocatore, che preso dal mercato italiano verrà tesserato come comunitario, non vede l’ora di arrivare: lo ha detto al Chievo e lo ha detto anche al suo agente Faccini, grande amico di Zeman e, soprattutto, grande intenditore di giocatori dal nome magari poco affascinante ma dalla grande sostanza. Bradley è uno di questi: arrivato dall’Aston Villa, a Verona ha disputato un’ottima stagione tanto che Campedelli, qualche giorno fa lo ha definito «la più bella sorpresa di stagione» e la Roma, che cercava un giocatore statunitense anche per ovvi motivi di marketing, lo ha seguito a lungo.

Perché è vero che già un anno fa DiBenedetto aveva chiesto se ci fosse o meno la possibilità di avere in rosa un giocatore statunitense ma non aveva fatto nomi. Non entrando mai in questioni tecniche, aveva lasciato ai dirigenti ampia autonomia. E infatti lo scorso anno non è arrivato nessuno perché nessuno faceva al caso della Roma. Bradley invece sì. E a breve dovrebbe essere ufficializzato il trasferimento: l’obiettivo è quello di portarlo a Riscone - dopo Dodò sarebbe il secondo volto nuovo - e soprattutto in tournée. E non serve neanche spiegare perché. Tutto fatto dunque? Non ancora Manca un tassello. E questo tassello si chiama Leandro Greco.

È lui il giocatore che la Roma ha individuato come contropartita tecnica e il Chievo ha accettato anche se l’ingaggio del giocatore - 600mila euro netti più bonus fino al 2015 - è considerato alto. Questo aspetto si può risolvere allungando di uno o due anni l’accordo, ma Greco non è ancora convinto. Tornare a Verona, dove vivono l’ex moglie e il figlio e dove ha giocato - nell’Hellas - dal 2006 al 2008, non gli dispiacerebbe ma l’idea di lasciare la Roma, per di più a titolo definitivo, non lo convince. Non ancora almeno. I contatti tra il suo agente, Bozzo, e le due società sono continue e la sensazione è che alla fine Greco possa accettare il trasferimento, magari in comproprietà. Se così non fosse, la Roma è pronta ad inserire qualche altro giocatore come Piscitella oppure Stoian che tornerà a Trigoria dopo l’esperienza al Bari e che potrebbe essere un’ottima pedina di scambio. A Bradley dovrebbe esser fatto un contratto di tre o quattro anni con ingaggio praticamente raddoppiato (oggi prende meno di 400mila euro) rispetto a quello attuale.

La Roma ci crede e a Zeman piace: può giocare davanti alla difesa come vice - o titolare quando Daniele non c’è, come nel caso della tournée - o, all’occorrenza, fare anche l’interno. A Verona lo descrivono come un professionista serissimo, un ragazzo che dimostra più dei 25 anni che ha e che è pronto a dimostrare di poter essere da Roma indipendentemente dal passaporto.