La penna degli Altri 07/07/2012 10:34

Totti: «Ao’, così me esce la spalla»

Zeman è accanto ai giocatori col fischietto, non tradisce alcuna emozione, segue tutto passo passo prima in piedi e poi in ginocchio. Si mette vicino a Simplicio prima e a Lamela poi. L’argentino è tiratissimo. Gli esercizi del pomeriggio sono durissimi, soprattutto quelli coi sacchi da 20 chili: i giocatori devono caricarli sulle spalle e camminare prima e saltellare poi, per poi alzarsi e sedersi su delle panche gialle sistemate sulla pista d’atletica. Si riposano tra una serie e l’altra, si aiutano, faticano e faticano ancora. Non lavora con loro Osvaldo a causa di una lombalgia: lo comunica la Roma, lo scrive lui stesso su : «Bloccata la schiena ma niente di grave. Spero di recuperare per l’allenamento di domani». Cioè oggi. Quando parlerà Zeman, in mattinata, e quando si prevedono altri carichi di lavoro belli pesanti. I gradoni, soprattutto. E chissà se ci sarà Dodò. Il brasiliano ieri non si è mai visto, solo palestra per lui per non affaticare troppo il ginocchio sinistro operato mesi fa e che gli dà qualche problema visti anche i carichi di lavoro voluti da Zeman e dal suo staff. Che non fanno sconti a nessuno: giovani e meno giovani, giocatori di movimento e portieri. , Proietti Gaffi e Svedkauskas si allenano quasi sempre con la squadra, fanno i giri di campo (altri sette chilometri per tutti) e si sistemano a parte col Nanni solo negli ultimi secondi della seduta.

E proprio uno di loro, il più esperto, ha parlato a Roma Channel: «Corriamo tanto? Sì, dobbiamo fare anche noi portieri una base di lavoro come gli altri. Sapevamo quello che ci aspettava e che dovevamo lavorare, ma sono sicuro che alla fine raccoglieremo i frutti di tutto questo». Il romeno ha poi voluto smentire le voci che lo vedevano coinvolto nell’allontanamento di Tancredi: «Non mi sono mai lamentato, sono uno che che non lavora e non ha nulla con nessuno. Con lui ho avuto un bel rapporto, ci lavoravo alla grande. Non c’entro nulla in questa storia».