La penna degli Altri 10/07/2012 12:03

Sprint Destro. Ma Borini vola verso Liverpool

IL FILO - Questo è. E agli occhi dei più ottimisti apparirà deludente. Per questo , due giorni fa, ha chiarito il suo pensiero nella sala stampa di Riscone: Il tecnico dei Reds si sbilancia: «Vogliamo chiudere subito per Fabio» Poi smorza i toni... «Non ci sarà un acquisto fragoroso» . Non fare un acquisto «fragoroso» non significa non rinforzare la squadra. Significa investire sulle stelle che si stanno accendendo nell’universo del pallone. Significa vedere prima sbocciare un talento e strapparlo alla concorrenza. Significa non strapagare Van Persie ma creare il nuovo Van Persie. Di più la Roma non intende spingersi. Almeno oggi.
 
 
MOTIVAZIONI - Al di là delle potenzialità finanziarie della proprietà, i dirigenti della Roma hanno fatto una scelta. Che può essere condivisa o meno ma che va recepita: a parità di budget, meglio prendere tanti prospetti di fenomeno che un solo fuoriclasse per ogni sessione di mercato. L’operazione Lamela in questo senso è stata indicativa. La Roma prevede che i 17 milioni siano solo la base di partenza del valore del giocatore, che negli anni si triplicherà.
 
OBIETTIVI - Zeman avrà il compito dichiarato di migliorare il rendimento medio della Roma, perché diventi bella e produttiva. Ed è bene essere chiari: non esiste una contrapposizione tra la società e . Esiste una divergenza di vedute e di interessi. è il capitano, esprime il punto di vista del calciatore e del tifoso, che è quello di vincere subito; la società invece ragiona su un processo di crescita graduale, influenzato dal business plan che hanno studiato gli americani (e la banca Unicredit). Il dibattito è pronto: chi ha ragione? Il cuore dice , che stimola la frenesia di ogni essere umano a raggiungere i risultati il prima possibile. La testa invita ad aspettare: magari il talento che si scopre campione arriva e rende di più del campione che non sfrutta il talento. L’importante è che la Roma, il 31 agosto, sia più forte. E più vicina alle grandi d’Italia, a prescindere dall’impatto mediatico dell’acquisto. Su questo tutti concordano (...)