La penna degli Altri 09/07/2012 11:13

Romagnoli e Nico Lopez, prima con i grandi

Si parlava dei ’93 Barba e Orchi (che giusto due giorni fa è passato in prestito al Catanzaro, Prima Divisione), invece Zeman ha scelto il più giovane di tutti, quello che con Luis Enrique si era appena affacciato a qualche allenamento, ma per cui stravede fin da quando l’ha visto esordire in Primavera nel derby d’andata appena sedicenne. Contro gli altoatesini si è potuto limitare a un solo vero intervento, un tackle talmente rapido e pulito che quando si è rialzato ha pure avviato l’azione successiva. Abbastanza per presentarsi, non ancora per stupire. A Nico Lopez, invece, per far capire ai tifosi che lo conoscono solo di nome - per chi non segue la Primavera, l’ex Nazional Montevideo è lo scricciolo arrivato a Natale e mai preso in considerazione da Luis Enrique - è bastato toccare un paio di palloni e poi mandare in porta . Diciannove anni compiuti da poco, undici gol in otto presenze in campionato con la Primavera e tanta voglia di cancellare presto la delusione per quella finale soltanto sfiorata. Tecnica, velocità, un sinistro che non ha bisogno di lezioni e un senso del gol talmente spiccato che le prime reti in giallorosso le ha segnate tutte di testa, lui che certo non è un gigante. «Sono molto contento di tutti i ragazzi che hanno giocato, ma per le valutazioni è ancora presto» ha detto Zdenek Zeman dopo la partita. Intanto c’è da scommettere che la prossima volta Romagnoli e Lopez se li ricorderà più di qualcuno.

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