La penna degli Altri 26/07/2012 10:25

Oh yes! La Roma batte il Liverpool a casa Pallotta



Quante assenze - La squadra di Zeman, reduce da 4 vittorie in altrettante partite, in avvio schiera Lopez al posto di Lamela, mentre , partendo da sinistra, si scambia spesso di posizione con , smistando così la palla dalla trequarti. Schemi e movimenti del boemo si vedono bene, agevolati anche delle moltissime assenze nel Liverpool. Tra giocatori all'Olimpiade (Suarez, Bellamy, Coates) o reduci dall'Europeo (Reina, Gerrard, Carroll, Johnson, Henderson e ), il neo tecnico Rodgers (ex Swansea) infatti schiera un Liverpool assai sperimentale, che però si vede che ama giocare la palla. Certo, gli errori non mancano, tant'è vero che nel giro di 17' la Roma sfiora il gol tre volte: con Lopez (che sbaglia di testa da due passi), Tachtsidis (che conclude male addosso a Gulacs) e con Osvaldo (che impegna il ). A quel punto il Liverpool si riorganizza intorno a Shelvey, che due volte impegna da ottima posizione, mentre il sempreverde Joe Cole si rende pericoloso con tagli dalla sinistra che lo portano al tiro. Non a caso colpisce una traversa e impegna ancora una volta l'attento .



Classe operaia - Nella ripresa, però, i cambi penalizzano ulteriormente gli inglesi che, graziati da Rosi in avvio, subiscono l'uno-due ad opera di Bradley e . Sul primo gol l'americano sfrutta l'assist di Lamela, mentre sul raddoppio è bravo ad infilare l palla respinta da Jones su conclusione ancora di Lamela. Non basta, al 41' è sempre Erik a colpire il palo dopo un gran numero. Non ci fosse il gran sinistro di Adam che riapre il match al 35', per i giallorossi sarebbe quasi passerella, ma basta sentire alla fine i tanti spettatori neutrali accompagnare le ultime azioni col coro di «Roma, Roma» per capire che l'effetto Zeman sta prendendo quota. Pallotta in tribuna avrà apprezzato.