La penna degli Altri 15/07/2012 11:17

La Roma è ancora sulle gambe

Per il resto, come era facile prevedere, il lavoro di Zeman deve ancora entrare nella testa dei giocatori. Per stessa ammissione del condottiero («La squadra è ancora confusa»). Si è vista qualche sovrapposizione laterale, un accenno di pressing alto degli interni di centrocampo, due o tre verticalizzazioni tipiche del nuovo sistema di gioco, ma le gambe sono appesantite e la qualità al decimo giorno di ritiro viene di conseguenza. Serviranno alcune settimane, oltre ai rinforzi di mercato, per valutare i progressi della Roma: il Severin, neopromosso in prima divisione, ha creato diversi imbarazzi alla difesa (c’è stata anche una traversa sull’1-0 di tale Joel). E gli automatismi della manovra offensiva sono lenti. Eppure il livello tecnico dell’avversario, ad eccezione dell’interessante esterno Zaharia, classe ‘90, era quasi amatoriale. Al punto che al fischio finale, in molti si sono avvicinati ai colleghi (Bojan soprattutto) per le foto e per ottenere una maglia da incorniciare. (...)

Alla fine la difesa è riuscita a non incassare il gol che il Severin avrebbe meritato. Ma il reparto ha scricchiolato parecchio. I rumeni hanno avuto tre o quattro occasioni vere e hanno imposto un paio di interventi decisivi a e Stekelenburg, che si sono alternati in porta e hanno dato risposte rassicuranti.

La scusante, come poi ha spiegato Zeman, è che la Roma aveva gli uomini contati. Tanto è vero che Burdisso, Heinze e Taddei, tre dei giocatori più brillanti in questo ritiro, sono rimasti in campo per tutta la partita. Dodò ha dovuto rinviare l’esordio perché secondo l’allenatore non era ancora pronto; Juan ha lasciato Riscone ieri mattina per tornare in Brasile; Josè Angel e il giovane Romagnoli avevano degli acciacchi; lo stesso Rosi, che si è fatto valere in fase offensiva ma ha sofferto tanto nei rientri, ha dovuto chiedere il cambio a inizio ripresa. E’ un’ulteriore conferma che qui, in difesa, la Roma deve intervenire urgentemente sul mercato. Non basta il chiesto anche ieri sera da Zeman. Servono un centrale, oltre a , e un terzino sinistro. Dando per scontato che Dodò sia un acquisto azzeccato.

sarebbe già pronto per giocare una partita di campionato, corre come un ossesso, Pizarro è sembrato a suo agio nella squadra che per anni gli girava attorno ed è uscito tra gli applausi dei tifosi. Il centrocampo della Roma, al secondo test, ha funzionato benino. Aspettando , Tachtsidis e Bradley, che renderanno l’organico più completo e competitivo, il terzetto che Zeman ha schierato nel primo tempo ha costruito calcio in maniera soddisfacente e lavorato con impegno nel pressing e nella fase di non possesso. Nella ripresa, poi, ha debuttato Jonathas Lucca, il brasiliano del ‘94 ingaggiato per 700.000 euro dall’Internacional di Porto Alegre. Dimostrando talento e personalità: ha un buon piede , la giusta visione di gioco, la corretta aggressività. Forse, visto che non sembra velocissimo, renderebbe meglio se giocasse regista. (...)

Si è beccato un rimprovero da Osvaldo per un mancato passaggio, ha continuato a vivere d’istinto, è stato premiato con un gol che solo i grandi talenti escogitano. Nico Lopez ha già fatto innamorare i tifosi della Roma con quella giocata: lancio di Bojan che taglia il campo, arresto comodo sulla fascia destra, primo dribbling a rientrare, tiro fintato, secondo avversario che finisce a terra, conclusione di sinistro sul primo palo. Boato. Per un ragazzo del 1993 senza nemmeno una presenza in serie A, non c’è male. , che ha osservato la partita in televisione, ha esultato: Lopez è una sua creazione. E in questo caso è stato anche l’unica nota positiva tra gli attaccanti. Gli altri, chi più chi meno, hanno deluso. ha giocato solo 37 minuti da centravanti senza lasciare il segno. Osvaldo non ha mai graffiato, anche se si è messo a disposizione da esterno. Bojan ha concluso la partita zoppicando, dopo aver sbagliato un gol facile. Da Borriello, che Zeman non considera, era impossibile aspettarsi una partecipazione entusiastica allo spezzone di secondo tempo che gli è stato concesso. Ma Lamela, bacchettato in sala stampa dall’allenatore, deve essere molto di più: dopo un paio di accelerazioni dei primi minuti di gioco, è scomparso dalla partita. Così non va.