La penna degli Altri 03/07/2012 11:25

Figli e nipoti d’arte. La strana vicenda di Daniele Conti

 
IN SALITA Che la strada di figli, nipoti e fratelli d’arte sia comunque in salita è testimoniato proprio nella Roma da Bruno Conti che ha sfornato due figli calciatori di cui uno, Andrea, forse il più promettente, ha avuto la carriera segnata da una miriade di infortuni che l’ha messo presto fuori causa presso i grandi club; e l’altro Daniele... Già, Daniele, che sgambettava minuscolo e magrolino tra le gambe di papà Bruno, il divino Falcao e bomber Pruzzo. Daniele romanista da capo a piedi, ma ora quasi inviso ai tifosi giallorossi che non ne apprezzano grinta e orgoglio quando, incrociando la Roma con la maglia del Cagliari (che ormai è per lui come una seconda pelle) le rifila spesso gol pesantissimi. Tutto frutto di un equivoco iniziale perchè Daniele debuttò con la maglia della Roma all’Olimpico dove segnò anche il suo primo gol in giallorosso nell’ormai lontano 1999. Poi qualche problema con la società, il fatto che Bruno guidava il settore giovanile, insomma Daniele fu quasi costretto ad emigrare a Cagliari dove poi è stato bravissimo a ricostruirsi una carriera da calciatore ad ottimi livelli, senza poter toccare però quelli raggiunti dall’irraggiungibile Bruno.
 
CRESCONO Restando in casa Roma, ricordiamo (guardando più al futuro che al passato) come siano o siano stati in rampa di lancio nelle giovanili i figli di , Tovalieri e Marchegiani (altro laziale doc...), quest’ultimo degli Allievi di cui si dice un gran bene e che avrà fatto sicuramente tesoro dei consigli di tale padre. (...)
 
NELLA STORIA Sandro Mazzola riuscì forse a superare il palmares di papà Valentino, capitano storico del Grande Torino, senza poterne offuscare la leggenda. Chi invece riuscì a far traballare il mito del papà fu Edinho, il figlio del mitico Pelè. Che non solo si rivelò un brocco coi piedi, ma intraprese comunque la carriera giocando da facendosi apprezzare soprattutto per qualche papera di troppo. Per non parlare dei successivi problemi con la droga. Jordi Cruyff se la cavò bene senza mai poter avvicinare il mito del grande papà.(...)