La penna degli Altri 01/07/2012 21:22
Così muore Campo Testaccio vecchia gloria giallorossa

Il degrado dell'impianto sportivo di via Zabaglia è legato al fatto che quattro anni fa sono partiti i lavori per la costruzione di un parcheggio sotterraneo da trecento posti. La ditta che ha vinto l'appalto, si è impegnata anche a ripristiniare il campo da gioco, in concessione all'As Testaccio calcio dal 1968. "L'opera avrebbe dovuto concludersi nel 2011 - spiega il delgato allo Sport del Comune, Alessandro Cochi - ma ci sono stati dei rallentamenti legati all'argamento delle fognature di competenza dell'Acea. Ora la Sovrintendenza ai beni archeologici ha tre mesi di tempo per le verifiche, prima di rilasciare il nullaosta. Il parcheggio sarà pronto non prima diun anno e mezzo". Nel frattempo, i cittadini protestano.
"È assurdo che il campo storico della Roma sia abbandonato in questo modo - attacca Fabrizio Grassetti, il presidente dell'Associazione tifosi romanisti (68mila soci, 320 club sparsi nel mondo) - la memoria storica è una cosa importante. Chiedo alla Roma e al Comune di restituire ai tifosi e al quartiere, un luogo simbolo del calcio romano. Magari, allestendo un museo".
Si arrabbia Grassetti, ripensa ad Amadeo Amadei che fa gol al Bologna nella prima giornata del campionato '40-41. Oppure al bomber Rodolfo Volk. Alla folla di Testaccio che batte con i piedi sulle tribune di legno, per intimorire gli avversari. E invece le tribune sono quasi invisibili, infestate dai rovi. Il centro del campo è una conca di sassi e materiali da cantiere. La visuale dei passanti, oltre il cancello d'ingresso, si perde in una distesa di bottiglie, sacchi della spazzatura, vestiti abbandonati. Chissà da chi. Chissà da quanto tempo.
Il problema, per Lorenzo Contucci, avvocato, "è che oggi paghiamo lo scotto di decenni di oblio. E poi, a nessuno verrebbe mai in mente di costruire dei parcheggi sotto il Colosseo". Sotto campo Testaccio sì. Con buona pace della storia, e della tradizione.