La penna degli Altri 06/06/2012 11:28
Un uomo partito dal borgo di Impastato

Tutto si allungò con Pasquale Casillo, re del grano nonché custode di un riporto vertiginoso che ispirò il Frengo di Albanese. Tutto si moltiplicò nella scia della sua asciuttezza, la sua di Zeman, uomo e allenatore scarno e concreto, nonostante tutto e sopra a tutto, sopra anche alle iperboli giornalistiche. Come commesso viaggiatore di idee Zeman è sempre stato imbattibile, un peso massimo, ma alla resa dei conti è uno che ha sempre detto che uno più uno fa due, e lì, allinterno di quel suo uno più uno, ha sempre chiuso il cerchio. Un giorno, rivolgendosi ai detenuti di un carcere di Foggia un assessore se ne uscì con una frase da assessore: «Ragazzi, godetevi questora di evasione insieme a Zeman»; allora con il labbro superiore Zdenek svirgolò la sigaretta verso destra e replicò: «Ragazzi, la prossima volta voglio vedervi in tribuna».
Nel bel mezzo della storia si affacciano i club che contano (le due romane, Napoli, Stella Rossa ecc.), e come disse lui imafiosi che contano, il calcio delle scommesse, il calcio delle holding finanziarie e di quelle farmaceutiche. Dopo aver pagato tutto Zdenek Zeman ha ricominciato dal nuovo Foggia di Casillo, poi da Pescara riportato inserie A, dalla sua faccia antica e dal suo calcio, incredibilmente poetico e moderno.