La penna degli Altri 24/06/2012 11:40
Totti: «Al lavoro per Zeman»
Intercettato da Sky proprio in Sardegna, ha spiegato: «Adesso si ricomincia e la preparazione, sarà dura. Fortunatamente Zeman lo conosco bene e so a cosa vado incontro. Cerco di farmi trovare già pronto per linizio del ritiro».
Insomma, il tentativo, saggio, è quello di portarsi avanti col lavoro, per renderlo poi meno faticoso, più sopportabile. Magari Francesco e il tecnico boemo hanno parlato anche di questo nel corso del pranzo di qualche giorno fa. Era l11 giugno, il capitano era appena tornato dalla vacanza a Miami, il tecnico pochi giorni prima era stato presentato in conferenza stampa. Era bastata una telefonata tra i due, che in tutti questi anni sono sempre rimasti amici, per organizzare un incontro estemporaneo. Una chiacchierata davanti a un piatto di pasta il cui contenuto (della conversazione, non del sugo) era arrivato anche a radio, tv e giornali. «Di quello che è uscito da quel pranzo non è vero niente. E tutto lopposto» ha detto ieri Totti.
Il riferimento è ad un possibile scambio di opinioni sulla posizione che Francesco dovrà occupare in campo il prossimo anno. Punta centrale, come ha giocato con Spalletti segnando valanghe di gol ma dove ha anche esposto le sue caviglie ai calci degli avversari, oppure esterno di sinistra come aveva fatto nella prima gestione Zeman? Il dubbio sulla posizione resta e Totti non ha voluto aggiungere nulla sulla questione rispondendo in maniera risoluta a chi gli domandava se preferirebbe tornare a giocare da centravanti: «Dal 3 luglio vedremo dove e se giocherò». Se? Giocherà Totti, questo è poco ma sicuro.
Ma non vuole dire nulla prima del dovuto, prima del ritiro: «Parlerò in conferenza a luglio», ha replicato alla domanda su cosa manca a questa Roma. Lultima battuta è sulla Nazionale che stasera contro lInghilterra si gioca la possibilità di entrare a far parte delle prime quattro squadre del continente. «Stanno disputando un buon Europeo spiega Francesco -, l importante era passare il primo turno. Ora cè lo scontro diretto, sono partite difficili. Ma lItalia può fare bene».