La penna degli Altri 03/06/2012 11:12

Stek: Aspetto di conoscere Zeman

Lui voleva giocare all’attacco, senza trascurare la fase difensiva. Un’idea di calcio alla quale ero già abituato con l’Ajax e con l’Olanda. Mi ha stupito la sua decisione». Con la sua prestanza e forza fisica (1.97 centimetri per 84 chili), Stekelenburg è stato spesso protagonista di azione giudicate fallose e ha collezionato così una serie di falli sanzionati troppo severamente secondo il . In Olanda era abituato diversamente: «Non credo che i miei interventi fossero da espulsione. Sono sicuro che in Olanda non sarei stato sanzionato con il . Forse certe decisioni andrebbero valutate meglio». La veemenza di Stekelenburg non solo gli è costata parecchi cartellini rossi, bensì anche un pesante infortunio alla spalla che ha condizionato il suo rendimento nella seconda fase del campionato: «Poco prima della pausa invernale sono uscito per un infortunio alla spalla. Il dolore è stato molto intenso. Ho cercato di continuare a giocare, usando degli antidolorifici. Non volevo mollare così, già al mio primo anno. Oltretutto anche non era al meglio. Alla fine, però, le mie prestazioni ne hanno risentito. Ora è facile dire che avrei dovuto fermarmi prima, ma non ho rimpianti». Se in un primo momento pur di giocare si è trascurato, adesso il giallorosso avendo ultimato le ultime cure, è pronto a giocare da protagonista l’Europeo con la sua nazionale: «Sono andato a curarmi a Zeist e dopo una settimana già c’erano dei miglioramenti. Ora sto molto bene, e non ho quasi più problemi». Alla stampa olandese il ha anche rilasciato un commento sullo scandalo scommesse che ha colpito il calcio italiano, descrivendola come una «situazione che mette inquietudine. È come se si fosse aperto un pozzo nero. È successo tutto improvvisamente. Addirittura il primo ministro italiano ha detto che il calcio dovrebbe fermarsi per due o tre anni. Però non mi trovo lì e preferisco concentrarmi sulla nazionale».