La penna degli Altri 18/06/2012 14:25
La mano dura di Palazzi. E adesso tocca ai big...
Ha tenuto la linea del procuratore federale: consistenti sconti (secondo alcuni eccessivi) per chi collabora e mano dura per gli altri. Secondo noi bisognava evitare questo processo, e farne uno unico: perché ad esempio giudidicare due volte Siena e Grosseto? Ma ora lo staff di Stefano Palazzi dovrà volare perché c'è da sentire ancora un centinaio di persone e mettere a punto il processo-ter (poi ci sarà un quater, eccetera eccetera). Le audizioni sono già iniziate ma il materiale arrivato dalle procure di Cremona, Napoli e Bari è più che consistente e i tempi della giustizia sportiva lasciano a desiderare. Di fronte ad una situazione del genere ci vorrebbe una struttura imponente, una Superprocura che possa lavorare a tempo pieno: invece ci si affida ancora a investigatori che lo fanno per passione, quasi gratis (40 euro a missione) quando i funzionari della Covisoc, per fare un esempio, ne prendono 200.
Ma non è meno delicato il lavoro che devono svolgere Palazzi e c. Non è affatto semplice interrogare calciatori o ex che si affidano a stuoli di avvocati e che hanno poca voglia di farsi interrogare e cercare di sfuggire, rimandando gli appuntamenti (ora poi molti calciatori sono in vacanza a Formentera,,,). Ma bisogna fare in fretta perché qui potrebbero entrare in ballo-anche se non è ancora certo-molte società di serie A (Genoa, Torino, Lazio, Sampdoria, Napoli, Siena, ecc.) e di serie B (Bari, Lecce, Grosseto, ecc.), oltre a calciatori e tecnici illustri.
La giustizia ordinaria ha i suoi tempi lunghi, lunghissimi, si sa. Basta pensare che l'inchiesta di Cremona non è ancora chiusa. Ma è giusto che Carobbio il 29 febbraio abbia lanciato, davanti a Palazzi, delle accuse nei confronti del suo ex tecnico (quando erano al Siena) Antonio Conte e che l'allenatore campione d'Italia non abbia avuto ancora la possibilità di difendersi? Che aspettano a chiamarlo? Non si può tenere la gente "appesa" per mesi e mesi, siano essi illustri o meno illustri: la presunzione d'innocenza vale per tutti ma bisognerebbe procedere con maggiore celerità ad interrogatori, confronti, eccetera. Per il rispetto delle persone e per consentire a chi non c'entra nulla di poter uscire da questa palude. Ci sono inoltre problemi di urgenza: il 2 agosto l'Inter deve scendere in campo per i preliminari di Europa League. Intorno al 10 agosto vanno fatti i calendari, perché il 26 inizia il campionato e la Figc, giustamente, non ha alcuna intenzione di farlo slittare (tra l'altro c'è ancora da risolvere la grana del contratto dei calciatori....). Palazzi quindi dovrà correre: gli interrogatori potrebbero finire intorno a metà luglio, subito dopo i processi-lampo che si concluderebbero intorno alla prima decina di agosto. L'Uefa può anche sanzionare i club a stagione in corso. Ma una cosa è certa, ormai: Giancarlo Abete ora dovrà mettere mano alla macchina della giustizia sportiva. Massima autonomia (ci mancherebbe), ma anche massima celerità e trasparenza. Ripeto: lo scandalo di Marassi, Genoa-Siena, è del 22 aprile, sono passati quasi due mesi. Quando Palazzi ci farà sapere cosa ha deciso?