Un luogo, tra l’altro, quello di uno dei più importanti siti archeologici di Roma, che si trova a pochi metri da quella che fu, nei primi anni ’30, sulla stessa via di Ripetta, una delle tante sedi attraverso le quali è passata la storia della società giallorossa. Ma veniamo alle maglie. Niente bizzarrie quest’anno. «Rispetteremo fortemente la tradizione romanista» ha detto in un’anticipazione dello scorso aprile Marco Boglione, numero uno dell’azienda torinese che dal 2007 è sponsor tecnico e fornitore ufficiale della As Roma, forte di un contratto che è stato rinnovato giusto nel giugno di due anni fa con scadenza 2017. «Vogliamo essere classici e contemporanei, senza ricorrere a quei modelli vintage o amarcord» aveva detto in quell’occasione. «Di sicuro – aveva anche aggiunto – non deluderemo le aspettative dei tifosi giallorossi. Tranquilli». E c’è da credere che sarà così. Anche se sul disegno e sulle tinte è finora trapelato poco o nulla. Si dovrebbe comunque tornare a quel rosso porpora e a quel giallo ocra che da sempre rappresentano i colori di Roma città. Quelli famosi in tutto il mondo e ai quali la proprietà americana vuole poter dare sempre più visibilità. «Sono come quelli di una nazionale – ha detto ancora Boglione. – Perché Roma è la Capitale. Roma è l’Italia».