La penna degli Altri 02/06/2012 10:28
Cangelosi il sosia. Modica il «figlio»
Staff Della prima Roma zemaniana, solo Cangelosi è rimasto al suo posto. Le novità sono Giacomo Modica e Roberto Ferola, l'uomo che dividerà con il tecnico le scelte per la preparazione atletica. «Mi ha detto..."Domani scendi a Roma che ci vediamo"» svela Modica, ex regista del suo Licata (e non solo), quest'anno subentrato a Lecco in un tentativo disperato d'evitare la retrocessione in D non riuscito. Modica, ai giornali di Lecco, ha ammesso di essere strafelice: «Zeman mi aveva già accennato ha spiegato che mi avrebbe chiesto di seguirlo a Trigoria. Fu deciso: "Se vado io, tu vieni con me", senza poter dire sì o no».
Turchia Giacomo Modica era al fianco del boemo anche nell'avventura col Fenerbahce, insieme a Vincenzo Cangelosi. «Vincenzo è di Palermo e ha la mia età spiega Modica E poi c'è il riabilitatore, Ferola. Con Zeman ho sempre fatto così: uno si prendeva l'attacco, l'altro la difesa. Sa di poter contare su me e Cangelosi, come collaboratori tecnici».
Papà Modica, quindi, accantona la carriera da allenatore in prima senza drammi. «Quando papà chiama, il figlio risponde sempre presente taglia corto , e avrò la possibilità di propormi in una dimensione alta, altissima. Il nostro rapporto è talmente speciale che nemmeno ci ho pensato a dirgli di no. Mi sono detto: faccio le valigie, vado e lo ringrazio per aver pensato a me. È un'occasione importante». Modica dimostra di essere tecnico umile e pronto a imparare: «Faccio formazione professionale con Zeman: è un modo per imparare. Lui è un fiume di emozioni, di novità tecniche. Sarà uno stage bellissimo di un anno. Sono stato baciato dalla fortuna anche perché lui ha intravisto qualcosa in me. Aveva collaboratori come Bucaro, Rambaudi, ma se ha scelto me significa che mi stima e la cosa mi onora».