La penna degli Altri 18/06/2012 09:32

Borini, stretta finale

 

Un altro nodo si chiama Alessandro , classe ’91. Pure il Crotone ha alzato il tiro dopo averne riscattato la metà (250 mila euro) e ora vuole 1,5 milioni più «mezzo» Pettinari. La Roma dice no e pensa di chiudere a meno. Per Caprari, il è ora in possesso della metà del cartellino (pagato 1,2 milioni): la Roma alla fine lo farà restare a un altro anno in Abruzzo. Crescenzi verrà controriscattato dal Bari, Stoian forse no. Antei, come Crescenzi (con il Grosseto). All’appello dei calciatori in bilico (oltre ai giovani Montini, D’Alessandro e Sini) rimangono Kjaer e Borriello, più Pizarro. Per il danese l’intenzione è di lasciarlo andare, a meno che non si rinnovi il prestito. Il centravanti ex Milan cerca «casa», la non lo vuole e non accetta lo scambio con Quagliarella. Pizarro è in bilico, Zeman potrebbe testarlo. E Marquinho? Per lui la data è il 30 giugno, non il 22. L’intenzione è riscattarlo ma non ai 4,5 milioni pattuiti a gennaio con il Fluminense. In questo caso si sta trattando (al ribasso, anche qui) con il club brasiliano che dovrebbe ricevere la prima rata di 2,25 milioni entro il 2 luglio e la seconda di pari entità a febbraio 2013. Tallo verrà riscattato dal Chievo, a cui verrà girata la metà di Greco.

 

Il mercato della Roma per adesso punta allo sfoltimento della rosa (sullo staff già e stata messa mano, Tancredi ne sa qualcosa, ora occhio ad altri settori del club...), per poi gettarsi sui rinforzi da regalare a Zeman già per Riscone di Brunico. Merkel è un nome buono, Uvini piace più a Zeman che non al ds, Dodò e si materializzeranno. Manca almeno un forte difensore e il ds ha delle idee migliori di Uvini e un centrocampista di grido (Verratti viaggia verso la ). In attacco dipenderà molto da Osvaldo (che ha segnato un gol in un’amichevole nella quale ha giocato con e per : partita benefica), se andrà via o meno. Baldini è all’estero, un po’ per fatti suoi un po’ per la Roma, magari proprio per Daniel. Chissà.

 

Dal presente al passato: ecco Cicinho, che ha parlato a una tv brasiliana, Record. Dichiarazioni choc. «Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo, non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perché sapevo che c'erano i controlli anti-doping, altrimenti l'avrei fatto. L'alcool è la peggior droga che esista al mondo. Ho pensato di lasciare il calcio, stavo a pezzi. Ora voglio tornare a giocare». Auguri, davvero.